Le api randage è una storia di avidità e giochi di potere, tradimento e vendetta calata in una Napoli travolta dallo scandalo di Tangentopoli
Titolo: Le api randage
Autore: Angelo Petrella
Editore: Garzanti
PP: 476
Prezzo: euro 18,60, ebook 9.90
Posillipo, 1992. Mentre il vento di tangentopoli comincia a soffiare su imprenditori e politici corrotti, l’immobiliarista Raul Aragona prepara il colpo che ha sognato tutta la vita. La scalata finanziaria che potrebbe renderlo uno degli uomini più potenti d’Italia, coordinata dietro le quinte dai vertici della Democrazia Cristiana.
Gli resta poco tempo. Pressato dalle imminenti inchieste della magistratura e divorato lentamente da un male incurabile, Raul deve mettere insieme il capitale necessario e al tempo stesso trovare un erede al suo impero.
Il primogenito Manuel è un perdigiorno dedito a droga e donne, mentre il figliastro Matteo insegue le orme del vero padre, finanziere caduto nel corso di un’operazione. L’unico uomo di cui si fida è Lorenzo Messina, abile faccendiere che nasconde grandi ambizioni.
Completa il quadro familiare l’affascinante moglie Sveva, contesa dagli uomini che gravitano intorno alla villa di Posillipo, mentre sullo sfondo si muovono politici corrotti e camorristi senza scrupoli, magistrati arrivisti e arrampicatori sociali.
A qualche anno di distanza dall’eccellente La città perfetta, Angelo Petrella, scrittore napoletano classe ’78, racconta i rapporti incestuosi tra politica, economia e criminalità, attraverso l’epopea di una famiglia dell’alta borghesia campana.
Una storia di avidità e giochi di potere, tradimento e vendetta calata in un periodo della nostra storia recente che doveva rappresentare una rivoluzione per il sistema politico italiano e lo spartiacque tra Prima e Seconda Repubblica. Ma sappiamo che non è andata così e i fatti narrati diventano incredibilmente attuali.
Seguendo la lezione di James Ellroy, ripresa anche da Simone Sarasso nella sua trilogia sporca (altro esempio di ri-lettura dei nostri tempi), Petrella mescola realtà e fiction attraverso i titoli dei giornali, incrociando fatti realmente accaduti ed eventi funzionali alla vicenda raccontata. Una formula che rende ancora più reale la narrazione.
Senza un attimo di tregua, l’autore campano dirige i personaggi all’interno di una trama complessa e precisa, come un regista navigato. Non uso il termine a caso, perché la sua abilità sta proprio nel muovere l’azione e descrivere le scene come fossero parti di un film.
L’uso frequente di flashback, i dialoghi secchi e il montaggio di intere sequenze attraverso il punto di vista alternato dei vari protagonisti rendono la lettura avvincente.
Si tratta di una grande storia di ossessioni, quelle dei protagonisti, pronti a calpestare chiunque pur di soddisfare il demone che li divora, che sia il desiderio di vendetta o la ricerca della verità. Anche a costo di andare contro i propri affetti, come api randage.