Le colpe della notte, la recensione di Pierluigi Porazzi del romanzo di Antonio Lanzetta pubblicato da La Corte Editore
Titolo: Le colpe della notte
Autore: Antonio Lanzetta
Pagine: 274
Prezzo: euro 18,90
Editore: La Corte Editore
“Come si ferma un mostro?”
“Con un altro mostro…”.
Cristian è stato mandato a Castellaccio, in una casa famiglia, dopo essere rimasto orfano: i suoi genitori sono morti entrambi in quello che sembra un omicidio-suicidio. Rientrando a casa, una sera, Cristian aveva trovato suo padre, commissario di polizia, con in mano la pistola d’ordinanza con cui si era sparato alla testa, dopo aver ucciso la moglie.
Il ragazzo fatica ad ambientarsi nella nuova scuola e nella nuova realtà di un piccolo paese di provincia. Un paese che nasconde oscuri segreti, con un passato tragico, segnato dagli omicidi dell’Uomo del Salice, e dalla scomparsa, avvenuta alla fine degli anni Ottanta, di una bambina, Elena, il cui corpo non è mai stato ritrovato.
Cristian si appassiona alla storia di Elena, e, dopo aver ritrovato per caso lo zaino della bambina, inizia una propria indagine personale per cercare di far luce sul mistero della sua sparizione.
Nel frattempo, il giornalista-scrittore Damiano, detto lo Sciacallo, insieme al commissario De Vivo, indaga sulla tragica morte dei genitori di Cristian, non credendo fino in fondo alla soluzione ufficiale.
Le due vicende, la morte dei genitori di Cristian e la scomparsa di Elena, si intrecciano nel corso di tutto il romanzo, fino al finale, tragico e cupo, in cui tutti i misteri verranno svelati.
Oltre ai protagonisti dei precedenti romanzi, Flavio, Damiano e Stefano, conosciamo nuovi indimenticabili personaggi, ottimamente costruiti, come Jay-C, Orso, Pompeo e Girolamo, maresciallo in pensione che è ancora ossessionato dall’Uomo del Salice e dalla sparizione di Elena.
Con Le colpe della notte, Antonio Lanzetta confeziona non solo un thriller avvincente, da cui sarà difficile per chiunque staccarsi, una storia dai toni cupi e oscuri, ma anche un romanzo di altissima qualità narrativa e stilistica, confermandosi come uno dei migliori scrittori contemporanei.