Le memorie dell’ombra, la recensione di Pierluigi Porazzi del romanzo di Jacopo Montrasi pubblicato da Bertoni Editore.

Titolo: Le memorie dell’ombra
Autore: Jacopo Montrasi
Pagine: 390
Prezzo: euro 16
Editore: Bertoni Editore

Un serial killer si aggira nelle campagne del bergamasco, e ha già mietuto due vittime. Due uomini, ritrovati in posizioni bizzarre e scenografiche, come se l’assassino avesse voluto lasciare un messaggio, attraverso gli omicidi.

Il commissario Sperelli e il suo vice, l’ispettore Vitiello, indagano sul caso, affiancati da Giulia Torrisi, affascinante medico legale con ambizioni investigative.

Nel frattempo, all’interno dell’hospice dell’ospedale San Luigi, si verificano strani decessi, e si profila l’ombra di un “angelo della morte”, qualcuno che sta praticando l’eutanasia ai pazienti terminali. Anche questa indagine è condotta, parallelamente a quella sul serial killer, da Sperelli e Vitiello, che si avvalgono della collaborazione di Achille Centanni, psicotanatologo dell’ospedale.

Attraverso una serie di colpi di scena, la narrazione delle due vicende parallele prosegue serrata fino alle ultime pagine, con un finale spiazzante e imprevedibile.

Con questa sua prima opera, pubblicata nella collana “IRA” di Bertoni editore, curata da Leonardo Di Lascia, Jacopo Montrasi costruisce un meccanismo “giallo” perfetto, ma anche un romanzo di notevole profondità, con più di una sfumatura noir. Le acute e taglienti considerazioni sulla realtà e soprattutto sulla morte (uno dei temi fondamentali del romanzo) suscitano inevitabili riflessioni nel lettore. Proprio i brani in cui l’autore racconta con estrema acutezza le sensazioni dei malati terminali sono quelle che colpiscono di più.

Le memorie dell’ombra è un romanzo che offre molti spunti di riflessione, sollevando parecchie domande, e l’autore, Jacopo Montrasi, è sicuramente da seguire con grande attenzione nelle prossime prove letterarie.