L’eredità medicea di Patrizia Debicke van der Noot, la recensione di Pierluigi Porazzi per Sugarpulp MAGAZINE.
- Titolo: L’eredità medicea
- Autore: Patrizia Debicke van der Noot
- Pagine: 306
- Prezzo: 12 euro
- Editore: TEA
L’eredità medicea inizia la notte dell’Epifania del 1537, quando il duca di Firenze, Alessandro de’ Medici, viene pugnalato a morte da alcuni congiurati guidati da Lorenzino de’ Medici, soprannominato Lorenzaccio.
Si crea quindi un vuoto di potere, e per colmarlo viene chiamato il figlio diciassettenne di Giovanni delle Bande Nere, Cosimo de’ Medici.
Ma le trame oscure dei congiurati non sono finite, e minacciano anche il nuovo duca, protetto dal comandante dell’esercito imperiale, Alessandro Vitelli. I misteri si infittiscono, e i nemici del nuovo duca sono in agguato. Tra loro, spicca il misterioso e affascinante personaggio conosciuto soltanto come “l’ombra”.
Un grande romanzo storico
Patrizia Debicke, maestra incontrastata del romanzo storico, dipinge un altro grande e affascinante affresco del 1500 italiano, ricco di atmosfera e di misteri.
Il folgorante incipit de L’eredità medicea proietta subito nel centro dell’azione, con il realistico e intenso racconto dell’omicidio di Alessandro de’ Medici, descritto con la straordinaria abilità narrativa di Patrizia Debicke, che caratterizza l’intero romanzo.
Addentrarsi ulteriormente nella trama rischierebbe di rovinare la lettura, e rovinare il fascino e le sorprese che attendono il lettore pagina dopo pagina. Colpisce, come sempre nei romanzi di Patrizia Debicke, l’accurata e vivida ricostruzione storica, che riesce, come una macchina del tempo, a proiettarci nel passato, dando l’illusione di essere diretti spettatori delle vicende narrate.
L’eredità medicea è un romanzo consigliato a tutti, non soltanto a chi ama la letteratura storica, perché riuscirà a sorprendere e incantare anche chi non è un appassionato del genere.