L’Evocazione (titolo originale The Conjuring) è l’ultima atmosferica pellicola horror diretta da James Wan, il talento capace di girare a ventisette anni un film innovativo e sorprendente come Saw. Dopo alcune opere controverse sarà stato in grado di ripetersi ad alti livelli?
La trama ruota attorno a Ed e Lorraine Warren, coppia di “demonologi” famosa in tutti gli States e dotata (specialmente la moglie) di chiaroveggenza, abilità estremamente utile per stanare le forze maligne nascoste all’interno di oggetti, case e persone.
Tra importanti convegni e una collezione macabra quanto affascinante di oggetti “purificati”, la vita dei Warren non ha particolari scossoni fino a quando non saranno contattati dalla famiglia Perron, fermamente convinta della presenza del Male nella loro nuova abitazione nel Rhode Island.
Inizialmente ritrosi, i Warren si faranno sempre più coinvolgere, mettendo a rischio la loro sanità mentale e diverse vite nel tentativo di annientare lo spirito che infesta la casa dei Perron.
Non voglio spoilerare eccessivamente, dato che L’Evocazione si regge soprattutto su alcuni colpi di scena e immagini forti che, se svelati anzitempo, ne smorzerebbero la potenza.
I titoli di testa parlano di fatti realmente accaduti, con tanto di fotografie dei Warren e dei Perron al termine della pellicola, ma gli eventi narrati da Wan fanno pensare più che altro ad un’opera di fantasia solo vagamente ispirata al reale.
Il film risulta interessante per la splendida atmosfera che si respira in esso, davvero sinistra ed evocativa, oltre che per la notevole fotografia di John R. Leonetti, ormai collaboratore fisso di Wan.
Un altro punto a favore de L’Evocazione deriva dall’interpretazione recitativa del cast, specialmente dei due demonologi (Vera Farmiga e Patrick Wilson), davvero in gran forma.
Quasi dimenticavo: le vicende si svolgono nel 1971 e l’ambientazione dell’epoca è stata ricreata con estrema cura, sin nei minimi particolari.
Quel che convince un po’ meno è la scarsa originalità della pellicola, che esplora un filone ormai saturo risultando carente non tanto di tensione quanto invece di trovate innovative, che non sappiano di “già visto”.
Gli omaggi ai capisaldi horror del passato sono numerosi (L’Esorcista, Amityville Horror, Poltergeist, La Casa, etc.) ed è evidente la passione del regista nel girare un film che merita in ogni caso una visione.
Probabilmente ormai ho visto talmente tanti horror da risultarne “immune”, ma sono certo che ad uno spettatore più naïf L’Evocazione potrà regalare numerosi brividi, mantenendolo in uno stato di tensione non da poco.
Tirando le somme, James Wan ha sfornato un prodotto tecnicamente molto valido, visivamente appagante e assai curato. Non aspettatevi un film rivoluzionario e sconvolgente, quanto invece un thriller-horror capace di far presa e coinvolgere lo spettatore, grazie ad una regia molto abile che sa bene dove colpire per andare a segno.
Tornando alla domanda iniziale, la risposta è più virata al sì. Il mio consiglio è quello di vedere in sala L’Evocazione, pronti a godervi un’opera che intrattiene con stile e potrà persino farvi fare qualche salto dalla sedia.