Libriomancer, un urban fantasy che fonda la propria magia sui libri e in cui Gutemberg rischia di passare per il “cattivone” di turno. Ci sono pure i Vampiri che aprono asili nido. Strano e potente.
Titolo: Libriomancer
Autore: Jim C. Hines
Editore: La Ponga Edizioni
PP: 358
Prezzo: 16 €
La Ponga Edizioni, nella collana “Tanto è fantasy”, ha pubblicato il romanzo Libriomancer di Jim C. Hines, una storia ambientata in uno strampalato universo in cui a detenere l’ordine tra le creature magiche sono i Libromanti, persone che hanno la capacità di attingere all’immaginario fantastico che vive all’interno dei libri.
L’inizio potrebbe essere incoraggiante e alludere a figure maschili potenti, in grado di far battere il cuoricino femminile, ma in realtà, contrariamente alle aspettative, a difendere l’umanità sarà un eroe piuttosto “sfigato” di nome Isaac Vanio.
Il protagonista, infatti, è un Libromante rinnegato, emarginato dalla congregazione per aver combinato dei pasticci in passato.
È recluso in una biblioteca con il suo ragnetto Chiazza e deve stare sempre attento che il suo animaletto da compagnia, piuttosto infiammabile, non dia fuoco al posto di lavoro che gli consente di vivere da persona normale.
I Vampiri attaccano in pieno giorno e lui deve difendersi: gli basta pensare a un fucile o a un certo oggetto dell’immaginario libresco per poterlo letteralmente “tirarlo fuori” dal volume in questione.
Ad accompagnare Isaac nel corso del viaggio alla scoperta dell’intrigo che manipola i Vampiri ci sarà Lena Greenwood, una specie di ninfa fatata uscita da un libro, che non ha per niente l’aspetto dell’eroina imponente, ma è terribilmente sexy.
Ha uno scopo nella vita, trovarsi un padrone da adorare per tutta la vita. La sua ex proprietaria, prigioniera dei Vampiri in una specie di asilo nido-copertura, è in attesa di essere salvata e un Libromante pasticcione è meglio di niente.
Isaac resiste a fatica alle profferte amorose di Lena, sa che godere delle sue grazie vorrebbe dire approfittare di una specie di “dovere” che la ninfa ha al suo interno in quanto creata così in un romanzo pornofantasy.
L’assassino che è in circolazione assomiglia a Gutemberg, il padre dell’organizzazione dei Libromanti, colui che ha reso possibile tutto.
Circolano degli Automi da lui creati con le preghiere della sua prima Bibbia e sono piuttosto pericolosi.
Isaac, poco per volta, verrà a capo del dilemma: ha a che fare con una persona posseduta, in lui vivono Hannibal Lecter, James Moriarty, Ernst Stavro Blofeld e Norman Bates, i peggiori villain della letteratura popolare.
Il libro di Hines è scritto in maniera semplice e qualche refuso penalizza la lettura, ma l’immaginario fantastico dell’autore è incredibile. Di questo tizio sì che si può dire “Ammazza, che fantasia!”