L’impero di mezzo, la recensione di Pierluigi Porazzi del romanzo di Andrea Cotti pubblicato da Nero Rizzoli.

L'impero di mezzo, la recensione di Pierluigi Porazzi del romanzo di Andrea Cotti pubblicato da Nero Rizzoli.

  • Titolo: L’impero di mezzo
  • Autore: Andrea Cotti
  • Pagine: 450
  • Prezzo: 16,00 euro
  • Editore: Nero Rizzoli

«è la Cina, vicequestore Wu»
È la Cina. È tutto, e il contrario di tutto.

Il vicequestore Luca Wu, che avevamo conosciuto ne “Il cinese”, torna con una nuova indagine, nel romanzo L’impero di mezzo, ambientato nella sua “seconda patria”: la Cina. Wu, infatti, durante una vacanza a Caoping, viene contattato dalle autorità cinesi per collaborare a un caso scottante, l’apparente suicidio di Carlo Grande, un importante imprenditore italiano che ha costruito la sua fortuna in Cina, precipitato dal diciassettesimo piano di un parcheggio a Wenzhou.

Wu prende le redini del caso, affiancato, nell’indagine, dalla bellissima poliziotta cinese Yien Bao Yi. Ben presto si accorge che qualcosa non torna, nella ricostruzione ufficiale della Scientifica cinese, e che probabilmente Grande non si è ucciso ma è stato spinto nel vuoto. La morte di Grande diventa quindi un caso di omicidio, e Luca Wu e Yien inizieranno a indagare nel mondo dell’imprenditore e nei suoi rapporti con la Cina e i molti volti della Triade, la mafia cinese.

Il fascino della Cina

La Cina è il vero protagonista de L’impero di mezzo: la prima potenza economica mondiale ma anche un Paese ricco di contraddizioni e paradossi. Andrea Cotti, grazie a una documentata e precisa ricostruzione, riesce a immergere il lettore nell’atmosfera del Paese d’origine del protagonista, in un vero e proprio viaggio che lo porterà a confrontarsi con la cultura e le tradizioni cinesi.

In questo romanzo approfondiamo la conoscenza con il vicequestore Luca Wu, e la sua anima divisa a metà, da una parte il retaggio cinese e dall’altra la sua realtà italiana. Un conflitto tra due culture che non è ancora riuscito a conciliare, e che lo rende inquieto e tormentato.

La lettura de L’impero di mezzo è avvincente e piacevole in ogni pagina, sia per la tensione dell’intreccio che per la particolarità dell’ambientazione, confermando Andrea Cotti come uno dei migliori autori contemporanei. L’indagine si svolge serrata, con una serie di colpi di scena che condurranno a una conclusione molto particolare e innovativa, con un finale che anticipa un possibile terzo episodio delle avventure di Wu.