Titolo: L’Ombra del Destino
Autore: Daniele Cambiaso ed Ettore Maggi
Editore: Rusconi
PP: 228
Prezzo: 12.90
L’Ombra del Destino inaugura la nuova collana Gialli Rusconi, che propone libri di genere a un prezzo più che accessibile e con una rilegatura di buona fattura; questo non può che far piacere, vista la tendenza di molti editori a pubblicare libri dalla brossura precaria, con carta riciclata di dubbia qualità e a prezzi degni di un cartonato.
Ma torniamo al romanzo: si tratta di un solido thriller con sfumature spionistiche e fantapolitiche, che ricorda certi film italiani degli anni ’70 (Damiano Damiani, Elio Petri, ecc.) ed è stato scritto a due mani da autori esperti del genere, entrambi genovesi d’adozione, come Ettore Maggi (Cagliari, 1967) e Daniele Cambiaso (Lavagna, 1969).
Lo stile è molto semplice, minimalista: non c’è nulla di superfluo e l’azione procede incalzante e inarrestabile di capitolo in capitolo, per il piacere del lettore che si trova fin dalle prime pagine avvinto dalle vicende di due amici d’infanzia, Stefano e Giulio, divisi da uno spiacevole incidente accaduto loro nel 1979, collegato al terrorismo che imperversava in quegli anni e che ha segnato tutto il resto della loro vita.
A salvarli da pesanti incriminazioni provvede il padre di Giulio, il colonnello Fabris, facente parte dei Servizi Segreti, e Guidi, un oscuro commissario di polizia, anch’egli nei Servizi.
Li ritroviamo a metà degli anni ’90, Stefano ispettore di polizia a Trieste e Giulio tenente in forze nel Battaglione Carabinieri Paracadutisti Tuscania. Stefano è rimasto legato al suo salvatore, il misterioso Guidi, diventato un pezzo grosso dei Servizi, e in cambio di denaro si lascia corrompere sempre di più e accetta di infiltrarsi nella Legione Italica, un’organizzazione segreta che sostiene la Repubblica Croata della Krajina (siamo nel bel mezzo della guerra bosniaca) e pare sia arrivata a costituire addirittura la Brigata Garibaldi – un gruppo di volontari italiani, mercenari e non, che combatte a fianco dei serbi, allo scopo di restituire Zara e l’Istria all’Italia.
Giulio, invece, si ritrova a indagare sul misterioso suicidio di un allievo paracadutista dalla doppia vita, Alberto Mariani, cosa che lo porterà a scoprire delle verità alquanto scomode sul suo passato e la sua stessa famiglia, verità dietro di cui si cela Stefano Magherini, un emblematico ex-terrorista fascista, riciclatosi come affarista buono per ogni stagione.
Tra ricatti sessuali ed eversione di destra, illusioni irredentiste e mero opportunismo, le vicende dei due amici si riveleranno alla fine intimamente legate tra loro.
L’Ombra del Destino è un ottimo libro di genere, che non propina al lettore facili moralismi o visioni ideologiche a senso unico, e che lascia l’amaro in bocca per un finale durissimo, ma più che mai azzeccato.
Come sottolineato nella prefazione da Stefano Di Marino, molto probabilmente il più importante scrittore italiano di spy story, lo spionaggio oggi non è più di moda e questo è un peccato, perché è un genere che permette la commistione tra generi diversi come il poliziesco, il noir e l’avventura, e anche perché consente un’acuta riflessione sui torbidi meccanismi che operano sotto la placida superficie delle cose, come dimostra perfettamente questo riuscito romanzo.