Lucca Comics & Games 2017 tra un lampredotto e un ramen. Massimo Zammataro ci racconta la sua prima volta a Lucca Comics: “una vera goduria”.
A Lucca non c’ero mai stato: avevo sempre visto foto, mi ero fatto un’idea di massima, ma finché non ci si va di persona qualsiasi idea ci si sia fatti è sbagliata.
L‘enormità della manifestazione lascia quasi sbigottiti, almeno noi padovani – cittadini della provincia dell’impero – che le cose più grandi ed entusiasmanti che abbiamo visto in città sono i mercatini in centro o la processione del Santo, per dire.
Non c’è un posto all’interno della stupenda cinta muraria che non sia occupato da un’attrazione o uno stand, il centro storico interamente pedonalizzato per cinque giorni cinque (e noi ci lamentiamo se ci bloccano il traffico per una domenica…) affollato all’inverosimile da visitatori in frenesia alimentare da comics come un branco di sgombri affamati.
Gli appassionati, o anche solo i più curiosi, possono soddisfare la loro bulimia lungo le strade o nei giganteschi capannoni in cui fumetti, giochi da tavolo e videogiochi, film, action-figures e cosplayer vengono serviti in quantità pantagrueliche.
Incredibile l’enorme padiglione dedicato ai games in cui nerd indemoniati si sono sfidati quasi H24 ai più diversi giochi di ruolo o di carte. Di fianco a loro (strana coincidenza…) lo stand di PornHub: quasi a suggerire che la vecchia cara patata sarebbe un diversivo da non trascurare.
Una manifestazione piena zeppa di contenuti
Riguardo ai contenuti di carattere più strettamente culturale, Lucca Comics & Games 2017 offriva un programma (fin troppo) denso per tutti i palati e le età.
Personalmente, ho trovato di altissimo livello l’incontro con i disegnatori italiani che lavorano per Marvel e Dc (Checchetto, Timpano, Messina), il panel di Edizioni BD che ha presentato il nuovo progetto editoriale 2018 che riporterà in fumetteria Il Corvo sotto l’ala di un team interamente italiano (Recchioni, Dell’Edera, Cardona, Faraci e altri), la reunion di Tanino Liberatore (Ranxerox) e Roberto Palumbo (Ramarro), e le conferenze stampa di Jason Aaron (Thor) e Robert Kirkman (The Walking Dead).
A tale proposito, ha lasciato noi tutti perplessi il fatto che a questi incontri con dei mostri del fumetto mancassero le principali testate giornalistiche nazionali: già me li vedo in redazione, “Aho’, ce vai te da Kirkman?” “Kirkman chi? No, devo copri’ il servizio sui sorci nella monnezza…”. Tant’è…
Dal lato fandom, code chilometriche per i firmacopie e per le installazioni più gettonate: Warner per l’imminente Justice League, Netflix con il Sottosopra di Stranger Things allestito all’interno delle mura, Assassin’s Creed Origins con una art gallery da paura, Activision con il fighissimo campo base americano per il nuovo Call of Duty WWII, il castello di Hogwarts e altre ancora.
Il regno dei cosplayer
Come al solito, comunque, la parte del leone la fanno i cosplayer coloratissimi e divertentissimi. Ho incontrato molte Wonder Woman, Harley Quinn o varie eroine di non so che manga, a volte molto sexy, ma più spesso – diciamo così – prive della consapevolezza del loro fisico.
Gli ometti, poi, vestiti da pucciosi unicorni, ecco io non li ho capiti, e forse nemmeno loro. Ad ogni modo, quasi tutte le interpretazioni (guai a chiamarli mascheramenti!) di personaggi di film o fumetti erano veramente e sinceramente belle e ben curate nei dettagli, tali da meritarsi un plauso anche da un profano del cosplaying come me.
Insomma, partecipare a Lucca Comics & Games 2017 è stata una vera goduria, soprattutto averlo fatto insieme alla “solita manica di idioti” (dotta citazione fumettistica, ah ah ah) di Sugarpulp, ma che ve lo dico a fare…