Masters of sex è stata sicuramente la serie tv più hot del 2013: una serie meditativa, narrata con stile e bravura

Masters of Sex è una serie Tv della Showtime che romanza la vita di Thomas Meier, pioniere dello studio della sessualità umana. A un primo impatto la serie ricorda per ambientazione Mad Man, e c’è il rischio che voglia essere un prodotto realizzato sulla scia del successo della serie Tv sui pubblicitari (un po’ come è stato a mio modo di vedere per la serie UK Breathless). Per fortuna Masters of Sex non è niente di tutto questo.

Masters of Sex

Non è facile da inquadrare, perché stringi stringi in questa serie non succede praticamente niente. La narrazione si dipana approfondendo le psicologie dei personaggi e le dinamiche delle interazioni, e lo fa veramente bene. I personaggi sono reali nelle loro manie, difetti e caratteristiche.

Come in molte serie, da Bones a Castle, quello che regge la prima stagione è la tensione sessuale fra i due protagonisti. Una tensione forte, palpabile, per certi versi malata, che rende lo spettatore succube della narrazione per vedere dove andrà a parare.

Masters of Sex

Realizzare una serie incentrata sul sesso è come camminare su una fune sospesi nell’aria: il rischio di cadere nel cattivo gusto è altissimo. Invece in Masters of Sex non accade, probabilmente perché la parte creativa di scrittura e produzione è in gran parte femminile, e quindi la narrazione è delicata, anche se alle volte cade nell’ingenuità, ma raramente nel cattivo gusto.

Il dottor Masters, interpretato da Michael Sheen (qui anche in veste di produttore), e la (finta dottoressa/segretaria/assistente/ricercatrice Virginia Johnson (interpretata da Lizzy Caplan) indagano sulle dinamiche del sesso, per cercare delle spiegazioni scientifiche e sul sesso. E lo fanno in modo empirico, ovviamente.

Certe cose viste oggi appaiono anacronistiche e scontate: la visione di un sesso così misterioso e sconosciuto, di una società chiusa e ristretta, di avvenimenti o di sex toys che ormai non scandalizzano più nessuno, fanno un po’ sorridere, e aiutano a ricordare che in mezzo secolo è stata fatta molta strada, ma che su certe cose (per esempio sulla visione dell’omosessualità) per molte persone non è cambiato quasi niente.

Intorno ai due protagonisti una schiera di altri personaggi che svolgono un ruolo ben preciso, e sono ben caratterizzati anche se in alcuni casi stereotipati, ma comunque funzionali alla storia.

Masters of Sex

Masters Of Sex è una serie meditativa, narrata con stile e bravura, con un cast di attori di tutto rispetto, e una sceneggiatura curata, che aiuta a riflettere perché ci mostra alcuni aspetti all’origine della società moderna.

Nella mia personale classifica delle serie del 2013 la inserisco nella Top Ten, e con me penso molti altri spettatori, visto che è stata rinnovata per una seconda stagione.

Una serie che piacerà sicuramente agli appassionati di Mad Man, e a tutti gli amanti delle serie tv che puntano sull’introspezione piuttosto che sull’azione.