Mente oscura, la recensione di Giacomo Brunoro del nuovo thriller psicologico di Pierluigi Porazzi pubblicato da La Corte editore.

Mente oscura, la recensione di Giacomo Brunoro del nuovo thriller di Pierluigi Porazzi pubblicato da La Corte editore.

  • Titolo: Mente oscura
  • Autore: Pierluigi Porazzi
  • Editore: La Corte editore
  • PP: 360

Per parlare di Mente oscura, il nuovo romanzo di Pierluigi Porazzi pubblicato da La Corte editore, mi tocca partire da lontano. Dobbiamo fare un salto indietro di circa undici anni e andare ai primi mesi del 2010, se non addirittura alla fine del 2009, quando ho avuto la fortuna di leggere in anteprima L’ombra del falco, il romanzo d’esordio di Porazzi.

Ricordo ancora il faldone enorme che occupava praticamente tutto il mio comodino dato che all’epoca si usavano pochissimo i vari file ePub o PDF e gli editori ti spedivano a casa il malloppone (nel vero senso della parola!).

Sugarpulp all’epoca era praticamente neonato (la prima SugarCON, all’epoca Sugarpulp Festival, si sarebbe tenuta soltanto a settembre 2011) ed era bello scoprire che c’erano autori che parlassero la nostra stessa lingua. 

Mente oscura, il romanzo

Mente oscura è un thrillerone che ci mette di fronte a un uomo senza passato, un classico del genere che Porazzi riesce a maneggiare con grande cura e personalità con una scrittura cinematografica e dal ritmo incalzante. Il lettore si trova così a fianco di Max Martini in una ricerca di un passato e di una identità che sembrano perdute irrimediabilmente.

Fin da subito si ha il sospetto che l’incidente che ha causato la perdita di memoria a Max non sia stato casuale, dato che appare sempre più evidente che in quel passato dimenticato si celino segreti inconfessabili. Del resto se non sai chi sei e da dove vieni non sai neanche dove puoi andare e, sopratutto, non puoi fidarti di niente e di nessuno.

Il lettore dovrà aspettare le ultime pagine per sciogliere tutti nodi che Porazzi ha sapientemente intessuto capitolo dopo capitolo, ma state tranquilli, alla fine si arriva in fretta. Il ritmo e le perfette geometrie narrative sono da sempre uno dei punti di forza di Pierluigi, e anche Mente oscura non fa eccezione.

Un thriller psicologico raffinato

Mente oscura è un thriller piscologico raffinato in cui l’autore gioca con il lettore come il gatto con il topo, perdendosi in un Friuli Venezia Giulia decisamente nero (altro tratto distintivo di Porazzi) e che è lo scenario perfetto per questa odissea apparentemente infinita.

La società in cui si muove Max Martini è una società sfiduciata, egoista, in cui tutti tirano dritto pensando al proprio tornaconto, in cui non c’è tempo per aiutare gli altri ma neppure per fermarsi un attimo a pensare a sé stessi.

La perdita di memoria, il vuoto dietro di sé, questa macchia nera che sembra aver divorato ogni emozione e ogni ricordo, costringeranno invece Max Martini a fermarsi, a fare i conti con se stesso per riscoprire un passato forse troppo doloroso.