Martin Scorsese e Jamie Foxx insieme per il biopic su Mike Tyson: un progetto attesissimo, più volte rimandato, che vede finalmente la luce.
È dall’ormai lontano 2013 che si parla di un progetto che coinvolge Jamie Foxx e Martin Scorsese insieme per un biopic su Mike Tyson. Negli ultimi anni però il regista americano di origini italiane è stato occupato nella realizzazione di altre due opere monumentali: il sottovalutatissimo Silence ed il recente The Irishman, filmone che ha riacceso la passione dei tanti fans del il cineasta cresciuto nel Queens.
Ad inseguire con abnegazione questa pellicola uno degli attori più affermati di Hollywood, vale a dire Jamie Foxx, che proprio in questi giorni ha rivelato il raggiungimento dell’accordo con Scorsese per la direzione di un lungometraggio che ha da subito scatenato l’hype degli spettatori.
Boxe e Cinema, una storia d’amore
I film sul pugilato sono ormai diventati un classico del grande schermo: a partire dai tre capolavori assoluti del genere, vale a dire Toro Scatenato (1980) dello stesso Scorsese, l’Alì di Michael Mann (2001) e Rocky (il primo, del 1976 ) firmato da John J. Avildsen, ma che tutti associano alla figura di Sylvester Stallone, vero artefice della saga.
Il filone conta poi altre ottime uscite più recenti come ad esempio: Hurricane (1999) di Norman Jewison – che va detto è più un dramma che un film sportivo -, la parabola al femminile di Million Dollar Baby (2004) firmata da Clint Eastwood, Cinderella Mann (2005) di Ron Howard e The Figther (2010) di David O.Russell.
Senza dimenticare, infine, titoli classici e che andrebbero assolutamente riscoperti da tutti gli appassionati di pugilato e di grande cinema: Il Sentiero della Gloria (1942), Anima e corpo (1947), Stasera ho vinto anch’io (1949), Lassù qualcuno mi ama (1956) Il colosso d’argilla (1956), Una faccia piena di pugni (1962) e Città amara (1972).
Ad accomunare gran parte, seppur non tutti questi titoli, è il racconto biografico della vita e della carriera di boxeur reali o quantomeno l’ispirazione a “picchiatori” veramente esistiti : da Jack LaMotta a Mohammed Alì, da Chuck Wepner (al quale Stallone si ispirò per Rocky) a Rubin Carter, passando per Katie Dallam, James J.Braddock, Mickey Ward, James J.Corbett, Rocky Graziano, Primo Carnera…
Insomma, i film sulla boxe che hanno ottenuto grande successo e consenso raccontano quasi sempre le gesta di campioni che hanno fatto la storia di questo sport e, pur essendoci clamorose eccezioni negative (Carnera – The Walking Mountain, 2008), il biopic pugilistico è un prodotto che da sempre smuove l’interesse del pubblico per il racconto delle vita e carriera di campioni fuori dal comune.
Mike Tyson, una vita da film
E tra i pugili di ultima generazione chi è più fuori dal comune di Mike Tyson? Una vita da montagne russe: l’infanzia difficile nei quartieri più malfamati di Brooklyn, il riformatorio, l’incontro fondamentale con Muhammad Ali’, il riscatto e la gloria con il pugilato, i guai con la giustizia, i vari matrimoni, il carcere per stupro, le scorrettezze sul ring, la conversione all’Islam, lo sperpero di quasi tutto il denaro guadagnato e oggi, a quasi 54 anni, il ritorno sul ring per una serie di incontri di beneficenza…
Una vita che è già di per sé un film e che un autore come Scorsese ed un attore del calibro di Jamie Foxx – già al lavoro per mettere su il physique du rol , come si può vedere dalle immagini esclusive pubblicate su instagram- promettono di poter raccontare alla grande.
Dopo Toro Scatenato Scorsese torna dunque sul ring, sebbene la sua carriera sia stata caratterizzata anche da altri film biografici: Kundun, The Aviator e The Wolf of Wall Street. Per quanto di riguarda Jamie Foxx… beh, inutile ricordare che il botto lo ha fatto con Ray, altro biopic per il quale ha vinto l’Oscar, il Golden Globe ed il BAFTA come miglior attore protagonista…
I presupposti ci sono dunque tutti per aspettarsi un gran bel filmone che secondo le dichiarazioni di Foxx si pone l’obbiettivo di portare su grande schermo la parabola umana di Iron Mike, un personaggio che nel bene e nel male è stato una grande icona sportiva degli ultimi trent’anni.