Con Millennio di fuoco – Seija, Cecilia Randall si conferma autrice di fantasy di caratura internazionale firmando una saga semplicemente mozzafiato
Titolo: Millennio di fuoco – Seija
Autore: Cecilia Randall
Editore: Mondadori
PP: 424
Prezzo: euro 16 cartaceo, euro 9.99 ebook
Millennio di fuoco è il nuovo doppio romanzo fantasy firmato da Cecilia Randall per Mondadori. L’autrice modenese, dopo il devastante successo di pubblico ottenuto con la trilogia di Hyperversum per Giunti, poi bissato con Gens Arcana, che ha segnato il suo passaggio in Mondadori, ci consegna con Millennio di Fuoco la sua opera più riuscita (ehi, è il mio gusto personale!) e affascinante.
Tanto per cominciare, direi che se qualcuno in questo sciagurato Paese nutriva ancora dubbi circa la capacità delle scrittrici nel costruire sequenze di action pura, dovrà immediatamente rivedere le proprie convinzioni.
Millennio di fuoco – Seija è un tale florilegio di battaglie, duelli, scontri all’ultimo sangue, tecniche di guerra e inseguimenti da lasciare semplicemente estatici, insomma pura gloria visiva, poesia espressiva, cinema su carta, fate un po’ voi, io ne sono rimasto semplicemente schiantato. Dopo di che… dopo di che conviene procedere con ordine.
Tanto per cominciare, quello che ti stupisce è il modo in cui Cecilia Randall ha saputo amalgamare le plurime influenze del suo formidabile stile.
Troverete moltissimo romanzo storico, fumetto, gioco di ruolo, fantasy, manga, distopico in Millennio di fuoco – Seija e resterete sorpresi e allibiti nel domandarvi come diavolo abbia fatto Cecilia a tenere tutto insieme in un patchwork di altissimo profilo letterario.
Del resto, la costruzione della trama e l’ambientazione sono quanto di più accurato e appropriatamente affascinante si possa immaginare per un sontuoso doppio romanzo come questo.
E allora veniamo alla storia e ricordiamo che tutto comincia nel 999 d. C. con l’apparizione di un popolo demoniaco – i Vaivar – in Europa. Da quel momento il corso della Storia cambia rispetto a come lo conosciamo. I diavoli muovono dalle lande desolate oltre il Volga per rivendicare il possesso delle terre abitate dagli uomini.
Questo l’anello iniziale di una catena di sangue e strage che divorerà il continente per un millennio esatto fino al 1999, quando una guerra senza quartiere, che ha visto la civiltà congelata in un medioevo senza fine, approderà al proprio scontro definitivo, nel cuore dell’Europa: la Baviera.
I Vaivar avanzano con armate di creature innaturali e spaventose, i Manvar: la loro marcia procede inesorabile ma a sbarrare loro la strada, sublime e letale come nessuno, si frappone Seija, la bellissima e coraggiosa erede di un’antica stirpe di guerrieri pagani, i Saahavi, cacciati dalle terre di Kaleva proprio in seguito all’invasione dei Vaivar.
Il popolo di Seija, ormai in via d’estinzione, è sopravvissuto trasformandosi in esercito mercenario: un pugno irriducibile di guerriere e guerrieri che offrono ai cristiani del Sacro Impero la propria infinita abilità militare in cambio di cibo e ospitalità.
Seija è pronta alla lotta contro l’esercito Vaivar, comandato dal più grande nemico degli uomini: Raivo, il Traditore dalla Mano Insanguinata, condottiero spietato e autore di un patto con il Demonio, uomo che ha venduto anima e corpo ad Ananta, l’immortale regina dei Vaivar, per farsi trasformare in un diavolo sterminatore di uomini.
Eppure, in un duello all’ultimo sangue, Seija vince il più grande di tutti gli avversari sul campo di battaglia e mette Raivo in ginocchio. Il Sacro Impero la acclama eroina e la riscossa degli uomini pare fatto certo e ineluttabile.
Ma non è così: non solo Raivo non è morto ma cela un segreto terrificante che racconta di un tradimento ancora più terribile del suo e di un amore perduto che affonda le radici nella notte dei tempi.
Cecilia Randall sfodera una storia intrisa di malia e romantico eroismo, riesce a miscelare la cruda violenza dell’epos del “Nibelungenlied” con i lampi postmoderni di capolavori manga come Hokuto No Ken di Buronson e Tetsuo Hara e Bastard!! di Kazushi Hagiwara.
Personalmente ritengo questo un merito immenso, perché è il senso stesso della nuova grande letteratura popolare di genere: plasmare sincretismi di straordinari modelli di riferimento e ottenere alchimie e storie nuove che si candidano in tutto e per tutto a diventare dei classici moderni.
Cecilia Randall s’inserisce così nel gotha del nuovo fantasy internazionale, quello di Licia Troisi, Joe Abercrombie, Andrzej Sapkowski, Patrick Rothfuss, proprio per questo suo straordinario coraggio, e talento, nell’osare e perseguire una strada completamente nuova che riesce davvero a inserire nel romanzo storico tout court faville distopiche, strali fantasy, sterzate cross-mediali improvvise, mixando in un calderone ribollente una tale teoria di suggestioni da trasformare realmente il genere… e questo è davvero uno dei più grandi risultati che un autore può conseguire.
Con una grande storia d’amore impossibile che potrebbe ricordare quella fra Dracula e Mina o fra Isabeau e Navarre – Ladyhawke è un film strepitoso e poi Michelle Pfeiffer e Ruther Hauer nello stesso film sono leggenda pura – una guerra millenaria, un impero smembrato e morente e una trama complessa che muove una ridda di personaggi magistralmente costruiti e splendidamente caratterizzati, Cecilia Randall firma un romanzo a dir poco formidabile, un libro da leggere e da regalare.
E adesso aspettiamo il seguito, il capitolo conclusivo del dittico, che si preannuncia fin d’ora denso di presagi e conti da regolare. Attendiamo… e con il fiato sospeso.