Mostra internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia, le schede complete di tutti i film della sezione ORIZZONTI a Venezia 81.

NONOSTANTE – FILM DI APERTURA

di VALERIO MASTANDREA, Italia
Produzione: HT Film s.r.l, Damocle, Rai Cinema
Distribuzione: BiM
con Valerio Mastandrea, Dolores Fonzi, Lino Musella, Giorgio Montanini, Justin Alexandre Korovkin, Barbara Ronchi, Luca Lionello, Laura Morante

Un uomo trascorre serenamente le sue giornate in ospedale senza troppe preoccupazioni. È ricoverato da un po’ ma quella condizione sembra il modo migliore per vivere la sua vita, al riparo da tutto e da tutti, senza responsabilità e problemi di alcun genere. Si sta davvero bene lì dentro e anche se qualche compagno di reparto si sente intrappolato, per lui ci si può sentire anche liberi come da nessun’altra parte. Quella preziosa routine scorre senza intoppi fino a quando una nuova persona viene ricoverata nello stesso reparto. E’ una compagna irrequieta, arrabbiata, non accetta nulla di quella condizione soprattutto le regole non scritte. Non è disposta ad aspettare, vuole lasciare quel posto migliorando o addirittura peggiorando. Vuole vivere come si deve o morire, come capita a chi finisce lì dentro. Lui viene travolto da quel furore, prima cercando di difendersi e poi accogliendo qualcosa di incomprensibile. Quell’incontro gli servirà ad accettare che se scegli di affrontare veramente il tuo cuore e le tue emozioni, non c’è alcun riparo possibile.

Valerio MASTANDREA (Roma, 1972) è un regista, attore e produttore, nato a Roma nel 1972. Ha lavorato con i più importanti registi italiani (Marco Bellocchio, Valeria Golino, Ettore Scola, Carlo Mazzacurati) vincendo numerosi David di Donatello. Il suo debutto alla regia Ride (2018) è stato presentato al Torino Film Festival. L’opera gli è valsa una nomination ai premi David di Donatello per il miglior regista esordiente e ha vinto il Nastro d’Argento per la migliore opera prima. Ha prodotto l’ultimo film di Claudio Caligari Non essere cattivo (2015). Recentemente ha recitato in C’è ancora domani di Paola Cortellesi (2023), uno dei cinque film italiani con il maggior incasso di sempre.

QUIET LIFE

di ALEXANDROS AVRANAS, Francia, Germania, Svezia, Grecia, Estonia, Finlandia
Produzione: Les films du Worso, Elle Driver, Fox in the Snow Films, Senator Film Produktion
Distribuzione internazionale: Elle Driver
con Chulpan Khamatova, Grigory Dobrygin, Naomi Lamp, Miroslava Pashutina, Eleni Roussinou

Sergei (Grigory Dobrygin) e Natalia (Chulpan Khamatova) fuggono in Svezia per richiedere asilo politico con le due figlie, Katja (Miroslava Pashutina) e Alina (Naomi Lamp), sperando in una nuova vita felice. Quelle speranze vengono infrante quando la loro domanda di asilo viene respinta. Katja, traumatizzata da questo episodio, crolla e cade improvvisamente in una sorta di “coma”, una condizione nota come Sindrome di Resignazione o Apatia, descritta come una forma di auto-protezione contro la paura. Sergei e Natalia faranno di tutto per creare un’atmosfera di sicurezza, stabilità e speranza di cui la figlia ha bisogno per risvegliarsi.

Alexandros AVRANAS (Larissa, Grecia, 1977) è un regista e sceneggiatore greco. Dopo aver diretto il suo primo film, Without (2008), realizza Miss Violence, il suo film di maggior successo col quale vince a Venezia il Leone d’argento per la miglior regia nel 2013. Miss Violence verrà poi presentato in molto altri festival tra cui Montréal, Amburgo, Stoccolma. Nel 2017 il suo ultimo film Love Me Not è presentato a San Sebastián.

MON INSÉPARABLE (MY EVERYTHING)

di ANNE-SOPHIE BAILLY, Francia
Produzione: Les Films Pelléas,
Distribuzione internazionale: Les Films du Losange
Laure Calamy, Charles Peccia Galletto, Julie Froger

Mona (Laure Calamy) vive con il figlio trentenne, Joël (Charles Peccia Galletto), che è “in ritardo”. Lavora in una struttura specializzata, un ESAT, e ama appassionatamente la sua collega Océane (Julie Froger), anche lei disabile. Anche se Mona non sa nulla di questa relazione, scopre che Océane è incinta. Lo stretto rapporto tra madre e figlio vacilla.

Anne-Sophie BAILLY (Franche-Comté) è un’attrice e regista. Dirige diversi cortometraggi tra il 2018 e il 2021, spaziando tra documentario e finzione. I suoi film sono caratterizzati dal gusto per la messa in scena di gruppo e dai temi della cura, della maternità, della filiazione, della trasmissione. Il suo cortometraggio, La Ventrière (2021), viene selezionato in più di quaranta festival in tutto il mondo, dalla Francia (Clermont-Ferrand) agli Stati Uniti (Telluride) e vince non meno di dieci premi. Parallelamente alla regia, co-scrive diverse sceneggiature come Le Procès du Chien insieme a Laetitia Dosch nel 2021 o Long Feu con Manuel Billi nel 2022.

AÏCHA (AICHA)

di MEHDI BARSAOUI, Tunisia, Francia, Italia, Arabia Saudita, Qatar
Produzione: Cinétéléfilms, Dolce Vita Films, Dorje Films, 13 Prods
Distribuzione internazionale: The Party Film Sales
Distribuzione italiana: I Wonder Pictures
con Fatma Sfar, Nidhal Saadi, Yasmine Dimassi, Hela Ayed

Aya (Fatma Sfar) conduce una vita normale a Tozeur, una regione del sud della Tunisia. Dopo un tragico incidente di cui è l’unica sopravvissuta, Aya lascia la sua vita precedente e intraprende un viaggio in cui si reinventa a Tunisi. Tuttavia, la sua nuova vita è minacciata quando diventa una testimone cruciale di un incidente della polizia.

MEHDI BARSAOUI (Tunisi, Tunisia, 1984). Già montatore, realizza il primo cortometraggio, À ma place, nel 2010, con cui partecipa a vari festival internazionali. Accoglienza simile anche per il secondo corto, Bobby (2012). Nel 2019 porta a Venezia Bik Eneich – Un Fils che si aggiudica il premio Orizzonti per la migliore interpretazione maschile a Sami Bouajila.

YIN’ĀD ‘ALĪKU (HAPPY HOLIDAYS)

di SCANDAR COPTI, Palestina, Francia, Germania, Italia, Qatar
Produzione: Fresco Film, Red Baloon Film, Tessalit Production, IntraMovies
Distribuzione internazionale: Indie Sales
con Manar Shehab, Wafaa Aoun , Toufic Danial, Meirav Memoresky

Il coinvolgimento di una studentessa in un piccolo incidente innesca una catena di eventi che portano allo svelamento della sua doppia vita, così come quella delle persone vicino a lei. Bugie e verità non dette seminano divisione in una società patriarcale dalle mille sfaccettature.

Scandar COPTI (Giaffa, 1975) è conosciuto come regista e sceneggiatore. Ai Premi Oscar 2010 riceve la nomination nella categoria Miglior Film Straniero per Ajami (2009), che ha diretto, prodotto, scritto e montato con Yaron Shani. Con lo stesso film riceve una menzione nell’ambito del Premio Caméra d’Or a Cannes nel 2009.

FAMILIA

di FRANCESCO COSTABILE, Italia
Produzione: Tramp Limited
Distribuzione italiana: Medusa Film
con Francesco Gheghi, Barbara Ronchi, Francesco Di Leva, Marco Cicalese, Francesco De Lucia, Stefano Valentini

Ispirato dal libro autobiografico di Luigi Celeste, “Non Sarà Sempre Così”, il film narra la storia di una famiglia vittima di un padre violento. I due figli, con personalità diverse, affrontano la situazione insieme, finché uno dei due, per difendere la madre dalle continue violenze, arriva a uccidere il padre.

Francesco COSTABILE (Cosenza, Italia 1980). Nel 2001 realizza il suo primo corto La sua gamba vincitore del Bellaria Film Festival. Studia regia al Centro sperimentale di cinematografia, dove realizza il corto Dentro Roma (2006), vincitore del Nastro d’argento per il miglior cortometraggio. Si dedica al documentario realizzando il film sul costumista Piero Tosi, L’abito e il volto (2009) premio del pubblico al Biografilm Festival. Firma il suo esordio nel cinema di finzione con Una femmina (2022) presentato a Berlino, nella sezione Panorama, ha ricevuto due candidature ai David di Donatello e due ai Nastri D’Argento. Il film ha vinto due Globi d’oro come miglior esordio italiano e miglior interpretazione. Ha vinto la quarantesima edizione del Festival di Annecy Cinéma Italien ricevendo un doppio riconoscimento: premio del pubblico e miglior interpretazione per Lina Siciliano.

HEMME NIN ÖLDÜĞÜ GÜNLERDEN BIRI (ONE OF THOSE DAYS WHEN HEMME DIES)

di MURAT FIRATOĞLU, Turchia
Produzione: Murat Firatoğlu
con Salih Taşçı, Murat Fıratoğlu, Sefer Fıratoğlu, Güneş Sayın, Ali Barkın Birkan, Fırat Bozan, Çetin Fıratoğlu

Eyüp, dopo essere andato in bancarotta, torna a Siverek e trova lavoro in un campo di pomodori con l’aiuto di Ali. Frustrato perché non riceve il salario in tempo, litiga con il caposquadra Hemme e cerca di attaccarlo, ma viene fermato dai lavoratori. Eyüp lascia il campo in moto, ma dopo che il veicolo si rompe e una telefonata lo fa arrabbiare ancora di più, prende una decisione per cui non può più tornare indietro.

Murat FIRATOĞLU (1983), tra il 2004 e il 2008 studia al Diyarbakır Art Center Cinema Club e frequenta altri programmi di regia cinematografica organizzati dal Kars Film Festival tra il 2007 e il 2011. Partecipa ai workshop di produzione e regia cinematografica organizzati da Reha Erdem nel 2013. Nel 2016 aderisce al programma di formazione per la scrittura di sceneggiature tenuto da Altyazı Cinema Magazine. Nel 2017 frequenta un workshop di produzione cinematografica tenuto da Yapımlab. Hemme Nin Öldüğü Günlerden Biri è il suo primo lungometraggio.

FAMILIAR TOUCH

di SARAH FRIEDLAND, USA 
Produzione: Rathaus Films, Go For The Thurm Inc.
con Kathleen Chalfant, Carolyn Michelle, Andy McQueen, H. Jon Benjamin

Il film segue la transizione di una donna ottantenne verso un altro tipo di vita in una clinica di assistenza, mentre attraversa sentimenti e desideri contrastanti nella definizione di sé stessa nello scarto temporale della sua identità e memoria.

Sarah FRIEDLAND è una regista e coreografa statunitense. I suoi lavori sono stati proiettati e presentati in numerosi festival e spazi cinematografici, tra cui il New York Film Festival, New Directors/New Films, l’Oberhausen Film Festival, l’Ann Arbor Film Festival, e il New Orleans Film Festival. Ha completato la sua trilogia di cortometraggi, Movement Exercises nel 2022. Nel 2023 è stata inserita nella lista di Filmmaker Magazine relativa ai 25 nuovi volti del cinema indipendente.

MARCO

di JON GARAÑO, AITOR ARREGI, Spagna
Produzione: Irusoin, Moriarti Produkzioak, Atresmedia Cine, La verdad inventada
Distribuzione internazionale: Film Factory Entertainment
Distribuzione italiana: Movies inspired
con Eduard Fernández, Nathalie Poza

Thriller drammatico ispirato a fatti realmente accaduti. Enric Marco Batlle (Eduard Fernández) è stato un sindacalista spagnolo che ha ricoperto il ruolo di segretario generale della Confederazione Nazionale del Lavoro e di presidente dell’Amical de Mauthausen in Spagna. Durante il periodo in cui è stato a capo dell’associazione, Marco ha tenuto un gran numero di conferenze, soprattutto nelle scuole, sulle sue presunte esperienze di sopravvissuto ai campi nazisti. Marco è la storia di un deportato che non è mai esistito, la storia della vita di un uomo che per anni è riuscito a mantenere, di fronte all’opinione pubblica e alla sua stessa famiglia, una menzogna difficile da immaginare: quella di essere stato prigioniero in un campo di concentramento nazista.

Il film riconferma la collaborazione tra i due registi, che insieme hanno realizzato il cortometraggio Lagun Mina (2012), e i lungometraggi Handia (2017) e La trincea infinita (2019).

Jon GARAÑO (San Sebastián, Spagna 1974), Jon Garaño Arzallus è un regista e uno sceneggiatore. Nel 2001, insieme ad altri colleghi, ha fondato la casa di produzione Moriarti. Nel 2010 è regista e sceneggiatore insieme a Jose Mari Goenaga del fim 80 egunean. Nel 2014 realizza, sempre insieme a Goenaga, il fim Loreak – fiori. Nel 2017, insieme a Aitor Arregi, gira Handia. Il film si aggiudica due premi Goya per la miglior regia e miglior sceneggiatura originale. Con La Trincea Infinita (2019) vince insieme ad Aitor Arregi e Jose Mari Goenaga il premio per la miglior regia al Festival di San Sebastiàn.

Aitor ARREGI è uno sceneggiatore e un regista. Nel 2007 gira il film Lucio, documentario sulla vita di Lucio Urtubia, anarchico che ha partecipato a famigerati sequestri di persona. La pellicola ha vinto il premio per il miglior documentario al Guadalajara International Film Festival. Nel 2017, insieme a Jon Garaño, gira Handia. Il film si aggiudica due premi Goya per la miglior regia e miglior sceneggiatura originale. Con La Trincea Infinita (2019) vince insieme a Jon Garaño e Jose Mari Goenaga il premio per la miglior regia al Festival di San Sebastiàn.

CARISSA

di JASON JACOBS, DAVON DELMAR, Sudafrica
Produzione: Na Aap Productions
con Gretchen Ramsden, Wilhelmiena Hesselman, Hendrik Kriel, Elton Landrew

In un tranquillo villaggio del Sudafrica, una giovane donna viene spinta dalla nonna a fare domanda per un posto di lavoro in un nuovo golf club in fase di costruzione sulle montagne. Tuttavia, quando viene a sapere che i campi saranno costruiti sulle terre del tè rooibos del nonno, si trova di fronte a una scelta difficile: accettare il lavoro o riappropriarsi della terra.

Jason JACOBS e Devon DELMAR sono co-sceneggiatori e co-registi di numerosi progetti cinematografici, teatrali, di animazione e serie tv. Carissa è il loro lungometraggio d’esordio. Nel 2023 il film, ancora in fase di post produzione, ha partecipato al programma Final Cut in Venice della Mostra di Venezia.

WISHING ON A STAR

di PÉTER KEREKES, Italia, Croazia, Austria, Slovacchia, Repubblica Ceca
Produzione: Videomante, Kerekesfilm, Radio and Television of Slovakia, Artcam Films
Distribuzione internazionale: Films Boutique
con Luciana de Leoni D’Asparedo, Valentina Angeli, Alessandra Fornasier, Barbara Lutman, Giovanni Rugo, Adriana Vangone, Giuliana Vangone

Luciana (Luciana de Leoni D’Asparedo) è un’astrologa italiana e crede che la vita di ognuno di noi sia profondamente collegata alla propria carta astrale, ossia alla posizione delle costellazioni al momento della nascita. Ai clienti che la contattano alla ricerca di una soluzione ai loro problemi, Luciana dice che è sufficiente viaggiare in un luogo che presenti un allineamento stellare favorevole per la propria costellazione natale.

Péter KEREKES (Košice, Slovacchia, 1973) è regista, produttore e docente universitario. Sin dal suo esordio, Kerekes predilige il genere del documentario: 66 seasons (2003) è la sua prima regia, un progetto che ottiene diversi riconoscimenti nell’Est Europa. Cooking History (2009) è presentato agli European Film Awards e vince alla Viennale il premio per il miglior documentario. Nel 2021, a Venezia, vince il premio Orizzonti per la migliore sceneggiatura con il film Cenzorka, assieme a Ivan Ostrochovský. Lo stesso film è presentato anche a San Sebastián, Cleveland, Chicago.ù

MISTRESS DISPELLER

di ELIZABETH LO, Cina, USA
Produzione: Marcona Media, After Argos Films,
Distribuzione internazionale: Anonymous Content

Mistress Dispeller è un documentario che racconta uno dei “nuovi mestieri” della Cina contemporanea: una signora con grande esperienza di rapporti uomo-donna viene assoldata da mogli tradite per convincere con le buone maniere le amanti a lasciare il marito. Riuscendoci quasi sempre.

Elizabeth LO (Hong Kong) è conosciuta come regista e direttrice della fotografia. È conosciuta per aver diretto una serie di cortometraggi tra cui Treasure Island (2015) e Hotel 22 (2014). Nel 2020 gira il suo primo lungo documentario Vita da randagi, che racconta la storia di Zeytin, un cane randagio che vive per le strade di Istanbul. Il film è presentato in diversi festival internazionali tra cui Stoccolma, Bergen, Gijón, e ha vinto il premio come miglior doc internazionale agli Hot Docs.

ANUL NOU CARE N-A FOST (THE NEW YEAR THAT NEVER CAME)

di BOGDAN MUREȘANU, Romania, Serbia
Produzione: Kinotopia, All Inclusive Film
Distribuzione internazionale: Cercamon MFZE
con Adrian Vancica, Iulian Postelnicu, Emilia Dobrin, Nicoleta Hancu, Andrei Miercure, Mihai Calin

Il 20 dicembre 1989 la Romania è a un passo dalla rivoluzione. Le strade sono animate da manifestazioni, gli studenti sfidano il regime usando l’arte, mentre lo spettacolo di Capodanno celebra e glorifica Ceausescu. In tale contesto, a porte chiuse, la vita dei cittadini si intesse di conflitti personali sotto l’occhio onnipresente della polizia segreta: sei vite apparentemente sconnesse si incontrano in maniera inaspettata.

Bogdan MUREȘANU (Bucharest, Romania, 1974) è conosciuto come regista e produttore. Dopo aver diretto il corto Borders, e i film Tuns ras si frezat (2013) e Spid (2016), realizza il suo più grande successo, Cadoul de Craciun (2018). Quest’ultimo è presentato in molti festival internazionali e vince numerosi premi tra cui la menzione speciale della Giuria a Montpellier, il Grand Prix a Clermont-Ferrand, una menzione a Ljubljana e il premio della giuria a Bruxelles.

POOJA, SIR

di DEEPAK RAUNIYAR, Nepal, USA, Norvegia
Produzione: Aadi Films, Baasuri Films, Tannhauser Gate
con Asha Magrati, Nikita Chandak, Dayahang Rai, Reecha Sharma, Bijay Baral, Gaumaya Gurung, Aarti Mandal, Ghanashyam Mishra, Prameshwar Kumar Jha, Pashupati Rai, Niraj Shrestha

In Nepal, alla detective Pooja (Asha Magrati) viene affidato il caso più difficile che abbia mai affrontato: due bambini rapiti in una città al confine con l’India. Una delle poche donne poliziotte nell’armata, questo caso potrebbe cambiare la sua carriera. Ma in molti vogliono vederla fallire e con le proteste di massa in città e i tentativi di depistaggio dell’indagine, Pooja trova un’inaspettata alleata in Mamata (Nikita Chandak), una guardia di polizia marginalizzata dal corpo per il colore della sua pelle. Affrontando insieme la discriminazione sistematica e la quotidiana misoginia, le due donne uniscono le proprie forze per salvare i due giovani ragazzi. Ispirato a eventi realmente accaduti durante le proteste razziste del 2015.

Deepak RAUNIYAR (Saptary, Nepal, 1978) è regista, produttore e sceneggiatore. Partecipa al Berlinale Talent Campus e al TIFF Talent Lab. Il suo lungometraggio di debutto, Highway (2012), ha l’anteprima a Berlino ed è il primo film nepalese a essere proiettato in un festival cinematografico internazionale. Seto Surya (White Sun) è presentato a Venezia nella sezione Orizzonti nel 2016, e successivamente a Toronto. Nel 2022 torna a Berlino con il cortometraggio Four Nights.

AL KLAVIM VEANASHIM (OF DOGS AND MEN)

di DANI ROSENBERG, Israele, Italia
Produzione: Laila Films, Stemal Entertainment, Rai cinema
Distribuzione internazionale: Rai Cinema International Distribution
con Ori Avinoam, Natan Bahat, Nora Lifshitz, Yamit Avital

Ottobre, 2024. La sedicenne Dar (Ori Avinoam) torna al suo kibbutz in cerca del suo cane perduto durante un’ondata di terrore, affrontando orrori e disastri al di là del recinto, intrappolata tra chi cerca vendetta e chi mantiene la fede nell’umanità.

Dani ROSENBERG (Tel Aviv, 1979) è un regista israeliano. Dopo il servizio militare studia cinema dal 2002 al 2006, periodo durante il quale realizza diversi cortometraggi. Nel 2005 riceve a Berlino una menzione speciale con il cortometraggio Don Kishot be’Yerushalaim. Il suo primo lungometraggio, The Death of Cinema and My Father Too, è presentato a Cannes nel 2020. Il film The Vanishing Soldier è presentato a Locarno nel 2023.

PAVEMENTS

di ALEX ROSS PERRY, USA 
Con Joe Keery, Jason Schwartzman, Nat Wolff, Fred Hechinger, Logan Miller, Griffin Newman, Tim Heidecker, Michael Esper, Zoe Lister-Jones, Kathryn Gallagher

Il film dedicato alla band Indie rock Pavement combina elementi da documentario con quelli tipici del biopic e incorpora anche momenti dal musical Slanted! Enchanted! A Pavement Musical.

Alex ROSS PERRY (Pennsylvania, 1984) è un regista, sceneggiatore, attore e produttore cinematografico statunitense. Nel 2009 dirige il suo primo lungometraggio, Impolex, commedia ispirata al romanzo di Thomas Pynchon L’arcobaleno della gravità. Il secondo lungometraggio di Perry, The Color Wheel, è una commedia nera influenzata dalle opere di Philip Roth. Nel 2014 dirige la commedia Listen Up Philip, che vince il premio speciale della giuria a Locarno. L’anno successivo dirige il suo quarto film Queen of Earth, presentato a Berlino nel 2015. Al Sundance del 2017 viene presentato il suo quinto film da regista Golden Exits. Nello stesso anno dirige il videoclip per il singolo di Aly & AJ Take Me.

HAPPYEND

di NEO SORA, Giappone, USA
Produzione: Zakkubalan, Cineric Creative, Cinema Inutile, Giraffe Pictures
Distribuzione internazionale: MAGNIFY
con Hayato Kurihara, Yukito Hidaka, Yuta Hayashi, Shina Peng, Arazi, Kilala Inori, PUSHIM, Ayumu Nakajima, Makiko Watanabe,

Il film racconta una storia di coming of age, ambientata in un futuro relativamente vicino, negli ultimi mesi dell’anno scolastico in un liceo di Kobe. La fantascienza, appena accennata, è il pretesto per contrapporre lo spirito d’indipendenza dei ragazzi e i sistemi repressivi dell’istituzione.

Neo SORA (New York, 1991) è un regista, direttore della fotografia e artista. Nel 2020 gira il corto The Chickens presentato in molti festival tra cui Locarno, Clermont-Ferrand e Hong Kong. Dopo il corto Sugar Glass Bottle (2022), presenta Ryuichi Sakamoto | Opus, intima dedica al compositore giapponese, nella sezione Fuori Concorso di Venezia nel 2023.

L’ATTACHEMENT

di CARINE TARDIEU, Francia, Belgio
Produzione: Karé Productions
Distribuzione francese: Diaphana
con Pio Marmaï, Valeria Bruni Tedeschi, Vimala Pons, Raphaël Quenard, César Botti

Sandra (Valeria Bruni Tedeschi), una cinquantenne fieramente indipendente, condivide improvvisamente e suo malgrado l’intimità della vicina di casa e dei suoi due figli. Contro ogni previsione, si affeziona gradualmente a questa famiglia adottiva. Ma chi è lei per loro? Chi sono per lei?

Carine TARDIEU (Parigi, 1973) ha lavorato come assistente alla regia o sceneggiatrice in diversi film. Tra il 2002 e il 2004, dirige i due cortometraggi, Les Baisers des autres e L’Aîné de mes soucis che vince il premio del pubblico a Clermont-Ferrand. È notata da Christophe Rossignon che produce il suo primo lungometraggio nel 2007, La Tête de Maman, scritto insieme a Michel Leclerc. Per il suo secondo lungometraggio adatta il romanzo Du vent dans mes mollets con la sua autrice Raphaële Moussafir. Uscito nel 2012, il film è prodotto da Antoine Rein e Fabrice Goldstein, che l’accompagnano nel suo terzo lungometraggio, Ôtez-moi d’un doute, che esce in Francia nel 2017. Nel 2022 esce nelle sale un nuovo lungometraggio, Les Jeunes Amants, nato da un’idea di Sólveig Anspach (a cui il film è dedicato).

DICIANNOVE (NINETEEN)

di GIOVANNI TORTORICI, Italia, Regno Unito
Produzione: Frenesy, Lotus Production – Leone Film Group
con Manfredi Marini, Vittoria Planeta, Dana Giuliano, Zackari Delmas, Luca Lazzareschi, Sergio Benvenuto

Il film racconta la storia di un diciannovenne di Palermo che lascia Londra, dove studia economia, per trasferirsi a Siena ed iniziare la facoltà di lettere. Il viaggio introspettivo tra i ricordi del protagonista mostra la sua maturazione mentre è alla ricerca del proprio posto del mondo.

Giovanni TORTORICI Esordisce alla regia nella sezione Orizzonti a Venezia nel 2024. Tortorici è stato assistente alla regia di Luca Guadagnino per la serie tv We are who we are (2020) e per il cortometraggio Fiori, Fiori, Fiori (2021)

 

Leggi il programma completo sul sito de La Biennale.