News of the world, la recensione di Matteo Marchisio del gran western con Tom Hanks disponibile in streaming su Netflix.

News of the world è un gran western che riscalda una serata uggiosa con il tepore paterno Tom Hanks e il fascino delle praterie americane dove solo le vite più misere possono trovare nuovi scopi e redenzioni impossibili.

Tratto dal romanzo omonimo di Paulette Jiles, la vicenda mette in scena la storia dell’ex capitano Kyle Kidd che si imbatte in una ragazzina sopravvissuta al rapimento degl’indiani Kiowa da bambina, appena scampata a un agguato nel cuore del Texas rurale.

Paul Greengrass governa i 118 minuti usando tutta la delicatezza accantonata nei suoi prodotti più marcatamente action come Green Zone e Captain Phillps, riuscendo creare un fil rouge di situazioni complesse grazie all’alchimia tra i due protagonisti, alla ricostruzione minuziosa di interni e abiti e al palcoscenico della natura selvaggia.

Tutto ciò conferma i meriti raggiunti: News of the world si è portato a casa tanti plausi della critica, Helena Zengel è stata candidata ai Golde Globe e il pubblico lo ha ricompensato: 88% di gradimento su Rotten Tomatoes.

News of the world, il film

La trama di Notizie dal mondo si basa su un meccanismo di espiazione e ricerca di una vita migliore già visto. Ma grazie al sempre bravo Hanks, capace di mescolare l’immaginario del cowboy taciturno con l’uomo in cerca del calore di una famiglia, e un background con tutti i tasselli al posto giusto, si arriva a un finale pulito e onesto.

La pellicola trova la sua vera dimensione nel rapporto disfunzionale tra Tom Hanks e la dodicenne Zengel: padre suo malgrado uno, figlia riottosa l’altra, entrambi con alle spalle a dolori terribili.

Ad aiutarli i tantissimi dettagli storici riportati con precisione, figli di un grande romanzo, fortunatamente scampati ai filtri a maglie strette usati delle case cinematografiche quando decidono di investire in un prodotto mainstream. Si dà vita così un mondo fatto di leggi da rispettare e questioni politiche normalmente relegato al sottofondo semplicistico degli elementi che fanno western, come i cavalli e le frange.

Vecchio cowboy/ragazzina, un’accoppiata vincente

L’accoppiata vecchio cowboy/ragazzina non ha la carica di ironia del Grinta, né la drammaticità di Sentieri Selvaggi di Ford: Hanks con cappello, speroni e doppietta rimane un buono a tutto tondo, al contrario del Wayne classico, spaccone nel midollo.

I nativi popolano le storie sussurrate nei saloon, la loro cultura si intravede negli abiti della ragazzina, e il loro scontro con gli USA nei documenti che prevedono che i trovatelli di origine europea siano riportati alle famiglie originarie, siano pur pezzenti tedeschi, piegati su campi polverosi.

Atmosfere che richiamo il capolavoro Heaven’s Gate di Cimino e fanno toccare ancora una dimensione americana di poco più di un secolo fa fatta di emigrazione feroce, spargimenti di sangue quotidiani e cortocircuiti burocratici di una nazione che cercava di trovare la propria strada verso la civiltà.

L’occupazione del protagonista strizza l’occhio al matrimonio fallito tra Stati Uniti e informazione: Kidd legge articoli di giornali a richiesta, spargendo qualche notizia, selezionata, da testate scelte, per dieci cent nel profondo Texas, attraversato dall’odio verso gli yankee vincitori.

Notizie dal mondo non abusa mai della violenza, preferendo puntare su tensione sottesa a sguardi, mura macchiate di sangue e frasi non dette. E non sarà una pessima sparatoria a far deragliare una bella storia, di certo.