Noah è un film visivamente spettacolare ma che delude per colpa di una sceneggiatura che mette insieme un’accozzaglia di archetipi mitologici.
Adamo ed Eva vivevano nell’idillio più totale, ma non hanno saputo resistere alla tentazione di assaggiare il frutto proibito: un serpentello verde fa cucù dall’erba.
Adamo ed Eva vengono puniti e mandati sulla terra dove Caino, Abele e un terzo figlio iniziano le avventure dell’umanità: Caino uccide Abele, e questo si sa, quello che, invece, tutti ignorano è che questo terzo uomo del mistero si fa carico del compito di proteggere la terra dalla malvagità.
Non ci riesce, ma, come ogni eroe che si rispetti, sopravvive per poter passare il testimone, di generazione in generazione. Quando un bambinetto si ritrova successore di questa nobile stirpe, c’è un maxi flash forward che ce lo mostra da grande, con dei figli suoi e una bellissima moglie.
La cattiveria nel mondo è tale e tanta che il creatore decide di annientare gli umani malvagi: in sogno, il bambinetto, che nel frattempo è, appunto, cresciuto e che, come è logico, si chiama Noah, viene avvertito in sogno dei progetti del creatore e viene da questi incaricato, in modo criptico e sempre con un inframezzo del serpentello che fa cucu, di costruire un’arca e salvare la sua famiglia, gli animali e le piante.
Noah lo fa, nel frattempo la sua lotta contro il male prosegue, gli umani cattivi sono cannibali, dei gargoyle giganti si scoprono essere angeli dannati, compare una ragazza, ne compare un’altra, i figli di Noah sono tentati dal peccato, il serpentello torna a farci compagnia e… cos’altro? Tanti effetti speciali.
Se non si ha nulla da fare, ok, c’è questo film che, dal punto di vista del montaggio e degli effetti speciali, è davvero ben fatto, ma è un tantino forzato per quanto riguarda la trama, mette insieme un’accozzaglia di archetipi mitologici, è un po’ così così e, sì, ci sono tanti film più belli.
Il classico filmone spettacolare ma vuoto. Sottolineiamo la lode al montaggio e agli effetti speciali.
Diretto, co-sceneggiato e co-prodotto da Darren Aronofsky, tra gli attori: Russell Crowe, Jennifer Connelly, Ray Winstone, Anthony Hopkins, Emma Watson, Logan Lerman, Douglas Booth. Prodotto negli USA nel 2014, dura circa 138 minuti.