Noir all’improvviso, la recensione di Federica Belleri della raccolta di racconti che segna l’esordio della blogger Cecilia Lavopa

Noir all'improvviso, la recensioneTitolo: Noir all’improvviso
Autore: Cecilia Lavopa
Editore: I Buoni Cugini
PP: 256

Cecilia Lavopa, blogger di successo, esordisce con una raccolta di racconti noir di tutto rispetto. Quindici storie, quindici piccoli mondi dalle tinte forti ma ricchi di sfumature che portano il lettore a interessarsi all’inganno nella pagina successiva, al mistero di una parola chiave, al paranormale legato alla trama.

Ogni racconto è preceduto da un disegno, creato da Michele Finelli. Ogni disegno ha un piccolo particolare dal colore rosso che lo contraddistingue, una sorta di filo conduttore.

I personaggi hanno esistenze uniche ma molto comuni, per questo è facile sentirli vicini di casa. Ma hanno anche un lato oscuro, indefinibile, legato magari al passato burrascoso o anaffettivo, oppure a una malattia, a un disagio. Da nord a sud l’autrice ci parla di immigrazione e emigrazione, di tradimento e condanna, di passioni e ossessioni.

Con una particolare attenzione, a mio avviso, a chi è più fragile nella nostra società, e potrebbe avere bisogno di aiuto. Non mancano le tradizioni meravigliose del nostro paese e la voglia di preservarle in ogni modo. Non mancano le espressioni dialettali, ben collocate. Danno tono e corpo ai protagonisti.

Non mancano, ovviamente, i colpi di scena legati al giallo delle storie, alla giusta suspense che avvolge un delitto. I miei personali complimenti a Cecilia Lavopa, lettrice accanita. Prefazione di Marilù Oliva.

Buona lettura.