Notte in bianco, la recensione di Federica Bellerdi dell’ultimo romanzo di Letizia Vicidomini.
Titolo: Notte in bianco
Autrice: Letizia Vidicomini
Editore: Homo Scrivens
PP: 288
Letizia Vicidomini completa la sua “trilogia dei colori” con un noir bellissimo intitolato Notti in bianco.
Nella tabaccheria di Materdei a Napoli, Viola viene uccisa in modo crudele. Perché? Il negozio sembra fermo a decenni prima, ingrigito come la vittima che lo ha gestito fino a poche ore prima. Perché? Viola sapeva essere scostante e poco empatica, anche con i due nipoti rimasti senza madre che l’avevano raggiunta a Napoli da Bergamo anni addietro. Perché?
Queste sono alcune domande alle quali il commissario in pensione Andrea Martino dovrà rispondere. Il collega che ora lo ha sostituito, Michele Loffredo, ha assoluto bisogno della sua consulenza.
Martino però ama occuparsi delle sue amate piante che gli regalano gioia, fresco e riservatezza con i vicini. Adora stare con i nipotini, anche se non sempre è facile rapportarsi a loro in quest’era frenetica. Ha trent’anni di servizio che porta ancora addosso, ma la passione per il suo lavoro e l’onestà che lo hanno reso commissario, lo spingono a dare una mano.
Loffredo sa che il suo amico fraterno non si sarebbe mai tirato indietro, perché il suo modo di osservare un crimine è unico. La misericordia che riesce a provare non ha paragoni con altri. Per lui è facile immedesimarsi e parlare alla gente, invece di farlo attraverso interrogatori formali.
Inizia così un percorso di vita e di morte, strettamente legate. Di colori e sfumature che vanno dal viola al bianco. Di una Napoli che vive, tra turismo e vicoli, profumi e sapori goderecci. Di monumenti da immortalare con il cellulare, fra chi parla e sparla, guarda e magari passa oltre.
Cosa stona in questo omicidio? Qual è il particolare che sfugge? In un mix di tristezza e silenzio i protagonisti crescono e invecchiano, soffrono e covano rancore. Le tragedie familiari passano tra un caffè e una sfogliata, gustati mentre si fa il punto della situazione.
Come si può sopravvivere alla privazione più grande? Come si fa a custodire un segreto per sempre?
Notte in bianco ci parla di genitori e figli, di istinto primordiale, di amore e tempo, di paura e dolore profondo. E di notti, passate in bianco a vedere fantasmi, a rivivere incubi che tolgono serenità e pace. Al risveglio nulla sarà come prima.
Notte in bianco mette di fronte a una seconda possibilità per superare la solitudine e andare avanti. Una verità da affrontare a mani aperte, accogliendo parole terribili ma necessarie. Personaggi da amare. Assolutamente consigliato.
Buona lettura.