Passeggeri Notturni di Gianrico Carofiglio esce dal classico legal thriller e inventa una serie di viaggi in cui è facile identificarsi.
Titolo: Passeggeri notturni
Autore: Gianrico Carofiglio
Editore: Einaudi Stile Libero Big
Pagine: 98
Prezzo: 12,50 euro
Quando Gianrico Carofiglio sconfina al di fuori dell’etichetta del legal thriller italiano, suo campo di maggior azione da buon ex-magistrato, inventa viaggi nei quali è molto facile identificare e identificarsi negli scampoli di quotidianità che racconta. Lo ha dimostrato con Non esiste saggezza (Rizzoli, 2010) e La casa nel bosco (Rizzoli, 2014), scritto a quattro mani con il fratello Francesco. Un abbraccio che soltanto una mente brillante come la sua sa cogliere in ogni gesto del mondo, infarcendolo di disamine e significati talvolta fantasiosi ma anche crudi e veritieri.
Racconti brevi, brevissimi, che diventano passeggeri del treno della vita, portatori di messaggi intimi pregni di malinconie e gioie. Passeggeri notturni, appunto, che passano di stazione in stazione, arricchendosi di nomi ma anche di sconosciuti. Per lo più esperienze personali vissute in modo estemporaneo da Carofiglio viste con occhi più attenti, quelli dello scrittore, che sa cogliere particolari differenti dal viaggiatore pendolare di tutti i giorni. Esperienze che fanno parte di tutti e che potrebbero toccare tutti.
Alcuni racconti potrebbero sembrare addirittura presuntuosi o pretestuosi, ma Carofiglio sa gestire sapientemente la materia scritta e riesce a trasformarlii in veicolo di quasi-saggezza grazie alla quale si aprono gli occhi sonnolenti della vita. Il suo stile è veloce è garbato ma ficcante, si lascia leggere con scioltezza come sempre. E questa raccolta di racconti di poco meno di cento pagine si lascia trangugiare veloce, come acqua fresca in un momento di sete, lasciando dentro la sensazione di essersi arricchiti. Carofiglio andrebbe visto anche come scrittore fuori dal genere legal thriller. È un maestro comunque.