Le leggende di Warage: Il picco degli angeli è un dark fantasy figlio di un un esperimento di scrittura collettiva per un gioco di carte 100% made in Italy.
Titolo: Il picco degli angeli
Autore: AAVV
Editore: District Games
PP: 446
Prezzo: cartaceo 13.90 euro, ebook 1.99 euro
District Games è una giovane casa editrice di Torino che fa capo a Pietro Puglisi e Luca Grasso, due ex-compagni di liceo appassionati di giochi di ruolo e da tavolo che nel 2011 decidono di realizzare il loro sogno e diventano game designer.
Si mettono in proprio e creano il gioco di carte non collezionabile ad ambientazione fantasy Warage. Hanno da subito un notevole successo al Lucca Comics & Games di quell’anno e la District Games s’ingrandisce chiamando a sé l’illustratore professionista Daniele Solfrini e altri operatori a supporto del maggiore carico di lavoro.
Sembra la classica favola dell’American Dream, ma è una realtà consolidata di casa nostra e non può che far piacere. La partecipazione alle manifestazioni del settore è assidua, le idee, la volontà e la costanza non mancano e l’ambientazione di Warage cresce fino a valicare i confini del gioco di carte.
District Games, per ampliare il lore di Warage, ovvero il background storico di miti e leggende che contribuiscono a quello che avviene nel mondo del gioco e lo supportano con solide basi, pensa bene di avviare un esperimento dedicato alla narrativa.
L’ambientazione infatti, con le sue razze, i suoi personaggi, i luoghi della mappa a corredo e altre cosucce stimolanti, si presta e si adatta alla perfezione alla parola scritta. Nasce quindi l’idea di contornare il gioco di carte con un romanzo.
L’esperimento vero e proprio è quello di farlo scrivere a più di un autore e non farlo sembrare a libro finito una semplice antologia di racconti. Un romanzo collettivo, insomma. Una bella sfida per chi si è accollato il compito di supervisionare passo passo la scrittura, correggere le bozze, editare e far combaciare i diversi particolari della storia. Ovvero il sopracitato Daniele Solfrini, direttore artistico della casa torinese, e lo stesso Luca Grasso, co-fondatore della District Games.
Gli autori chiamati a partecipare al progetto sono stati ben diciassette, tutti più o meno esordienti. Tutti molto abili però, e il romanzo che ne è uscito fuori è Il Picco degli Angeli, pubblicato a nome District Games nel 2013.
Innanzitutto, un plauso a Solfrini e Grasso per il loro non facile lavoro di coordinamento tra le varie fasi di scrittura dei trenta capitoli del libro. La storia architettata è avvincente, scorrevole ed è quella classica del ragazzotto sconosciuto e un po’ sfigato che assurge a status di eroe salvatore del mondo.
Dove l’ho già sentita una storia simile in questa galassia lontana, lontana? A parte questo, sono le vicissitudini che attraversa il ragazzotto ad appassionare. I personaggi incontrati, la sua schiavitù, le fregature subite, le battaglie affrontate, amici e nemici che si farà, il mistero delle rune scomparse appartenenti alle varie razze, con un gran bel cattivone finale che faranno scorrere vie le quattrocento e più pagine in men che non si dica.
Inoltre, i luoghi, gli ambienti, il mondo di Warage esce visivamente prepotente dal romanzo, merito dell’abilità illustrativa innata di Solfrini ma anche delle capacità descrittive degli autori.
Forse in un esperimento del genere a rimetterci un pochino sono l’omogeneità dello stile, il ritmo narrativo, l’incastrarsi delle cose. In gergo musicale si chiamerebbe in causa il mixaggio finale. Il Picco degli Angeli è comunque un bel romanzo dark fantasy da leggersi anche se non si gioca a Warage attorno a un tavolo.
Certo, se si fa parte della schiera dei giocatori di carte, il romanzo e i suoi personaggi si metabolizzerebbero meglio. Ma ciò non toglie che questo sia un esperimento riuscito che si ripeterà ben presto, nel prossimo futuro.
È in lavorazione, infatti, il seguito de Il Picco degli Angeli. Stessa modalità ma squadra leggermente diversa, e modestamente sarò onorato di farne parte.