Pro Wrestlers Vs Zombies di Cody Knotts è un film così terribile che finisce per essere divertente. Guardare per credere.

La vecchia leggenda del wrestling The Franchise Shane Douglas uccide – per un incidente – l’avversario sul ring, durante un incontro. Angus, il fratello del morto, evoca quindi un demone perché lo aiuti a vendicarsi.

Questo demone lo farà mettendolo a capo di un’orda di zombi. Poi, Angus paga Cody (un individuo che, nonostante sia del tutto squattrinato, gestisce gli ingaggi di alcuni dei wrestler più importanti degli anni ’80 e ’90) per mettere sotto contratto Douglas per un incontro con un “avversario a sorpresa”, un incontro che avrà luogo in un penitenziario abbandonato.

Visto che Angus sembra pieno di soldi, Cody lo convince a ingaggiare anche una serie di altre leggende del wrestling: Rowdy Roddy Piper, Hacksaw Jim Duggan, Matt Hardy con la fidanzata Reby Sky, Kurt Angle e colui che Cody considera il futuro del wrestling, Façade.

Pro Wrestlers Vs Zombies la recensione

Durante il viaggio (in autobus) verso il penitenziario, scopriamo diverse cose: Shane Douglas è davvero un idiota, Roddy Piper non ha un cellulare e Matt Hardy e Reby Sky non riescono a pensare ad altro se non al sesso. Inoltre, la nuova assistente di Cody è una donna molto intelligente che si fa amico Piper, che pare essere la persona più simpatica del gruppo.

Arrivati al penitenziario, la situazione peggiora. Kurt Angle, che arriva separatamente, viene assalito dai morti viventi e diventa uno di loro; tutti gli altri sono assediati sul ring da un numero incredibile di zombi che però sembrano per qualche motivo incapaci di arrampicarcisi sopra.

Decidono comunque di tentare la fuga. Piper e l’assistente di Cody finiscono per separarsi dagli altri, e maltrattano zombi a piacere (già, perché la donna è non solo intelligente ma è anche un’ottima wrestler) in una serie di citazioni della carriera sul ring di Piper, compreso uno zombi che viene ucciso con una noce di cocco in testa. Douglas, intanto, si dimostra ancora più stronzo di quanto sembrasse, dato che abbandona i suoi alleati, uno alla volta, per distrarre gli zombi che lo inseguono.

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Ogni wrestler ha una scena dedicata a lui. Franchise e Piper prendono gli zombi a pugni e calci, Façade svolazza, Duggan spacca teste con la sua solita trave… e Matt Hardy, che è stato interrotto mentre faceva sesso (di nuovo) dai colleghi in fuga, ha una lunga scena durante la quale usa una scala. Poi si arrampica sulle sbarre di una cella, trova una catena, se la avvolge intorno a un pugno e si lancia su uno zombi che si trova sotto di lui, uccidendolo. Con una testata.

Non ci sono messaggi qui, è solo puro divertimento. Pro Wrestlers vs Zombies, peraltro parzialmente sostenuto tramite Kickstarter, è puro divertimento con, qui e là, un po’ di “bei sentimenti”, compresa la frase a effetto Ho sconfitto il cancro, tu non sei niente pronunciata da Piper mentre alle sue spalle si staglia una bandiera americana.

Sì, parlo di Roddy Piper, il canadese che combatteva nel ruolo di uno scozzese. Ma non permettiamo alla realtà (né alle storyline del wrestling) di rovinarci lo spasso. Non aspettatevi… be’, non aspettatevi niente. È solo diverente.