Promessa mortale, la recensione di Claudio Mattia Serafin del romanzo di Angela Marson pubblicato da Newton Compton.
- Titolo: Promessa mortale
- Autrice: Angela Marson
- Editore: Newton Compton editori
- PP: 320
Prosegue la saga thriller di Angela Marsons, con un nuovo capitolo – il nono – dedicato alle indagini della detective Kim Stone (Promessa mortale, Newton Compton editori, 2022); la Marsons, per chi non lo sapesse, è una di coloro che stanno rinnovando il genere, facendosi portavoce di una nuova generazione di narratori noir, tra cui spicca la stessa Marsons (tra i tanti, cfr. “Urla nel silenzio”), Robert Bryndza, Mark Greaney, e altri.
Non a caso, molti di questi scrittori sono tradotti in Italia da Newton Compton, editore che si sta facendo carico di un importante e pregevole lavoro di valorizzazione della narrativa di genere (dallo storico al rosa biografico, sino al giallo action), mettendola dunque a disposizione del grande pubblico, da sempre a caccia di nuove avventure.
La promessa mortale
In questo poliziesco, che si è rivelato una piacevole e intrigante lettura, come potrebbe essere uno dei romanzi di James Patterson, al centro delle vicende si pone il dottor Gordon Cordell, vittima di omicidio: uomo ambiguo che era stato già coinvolto in una precedente indagine e la sua scomparsa pone numerosi dubbi, soprattutto a carico della Stone.
L’investigatrice inizia a ricostruire il profilo della vittima e la sua vita. Non solo. Il figlio del dottore finisce in coma, a seguito di un incidente e, pochi giorni dopo, muore un’altra persona, una donna, in circostanze non chiare. Sono vicende collegate? Sicuramente sì.
La pista conduce al Russells Hall, l’ospedale ove il medico esercitava la sua professione, un luogo misterioso e insondabile: c’è un omicida seriale all’opera, di cui vengono ampiamente descritte le tortuose motivazioni psicologiche.
Un’analisi
Il presente libro, ben ritmato, può piacere anche a un pubblico particolarmente ampio, in quanto i protagonisti (la squadra, gli agenti, il capo, tutti ben tratteggiati) sono particolarmente positivi, fatto non scontato in questo filone narrativo; a partire dall’episodio della sostituzione di un poliziotto (Dawson, il quale ha perso la vita) con un nuovo, giovane collega, che inizialmente fatica a inserirsi, si dipana una situazione di lealtà e cameratismo.
Kim è rimasta ferita, nel precedente episodio, e le hanno ingessato una gamba (l’incipit); si sottopone alle relative valutazioni psicologiche, effettuate da un personaggio che lei conosce da molti anni, un carismatico terapeuta. Vi è poi una storia parallela che interrompe la linea narrativa principale e, nel mentre, il libro è inframezzato da capitoli in corsivo, come anche nei romanzi di molte gialliste del nord Europa, volti a descrivere i pensieri dell’assassino.
L’Autrice, molto attiva sui social network e sul suo sito web ufficiale, è acclamata dalle maggiori testate (Corriere della Sera, la Repubblica) e da D’Orrico; buona lettura, agli appassionati della Marsons e ai neofiti.