Quel brutto delitto di Campo De’ Fiori di Letizia Triches, la recensione di Federica Belleri per Sugarpulp MAGAZINE.
Titolo: Quel brutto delitto di Campo De’ Fiori
Autore: Letizia Triches
Editore: Newton Compton
PP:
Prezzo: 9,90 euro.
Dopo Il giallo di Ponte Vecchio torna Letizia Triches con una nuova indagine che vede protagonista Giuliano Neri, restauratore.
Da Firenze si sposta a Roma per occuparsi del recupero di un dipinto, su commissione di un giudice. Neri non ha più nulla da perdere, la sua città gli ha svuotato l’anima e gli affetti. Ha bisogno di concentrarsi su altro.
L’architettura e la pittura potrebbero aiutarlo. Lo spingono però a non fermarsi alla superficie, ma a scrostare il primo strato per andare oltre.
Lo farà anche questa volta, affrontando una triste vicenda del marzo 1967.
Arianna è solo una bambina quando non si presenta dalla maestra che le impartisce lezioni di musica; scompare nel nulla, di lei nessuna notizia.
Vent’anni dopo, grazie a Giuliano Neri, qualcosa riemerge dalle acque fangose.
Incertezze, segreti e apparenze da difendere. Rabbia, risentimento e vendetta. Chi aveva indagato sul caso di Arianna è chiamato ora a riaprire i polverosi fascicoli, in un misto di tristezza e compassione.
I carabinieri si muovono con cautela e Giuliano sente il peso della responsabilità. La bambina richiede giustizia.
Quanti capri espiatori sono stati coinvolti in questa storia? Dove hanno portato le indagini fino ad ora? È giusto lottare per ottenere solo frammenti di notizie inconfessabili? È corretto rimescolare il passato doloroso della famiglia della piccola?
Giuliano Neri comprende ben presto di essere al centro di un intreccio sbagliato, del caos affettivo e dell’insoddisfazione repressa. Il percorso che lo aspetta rivela orari che non coincidono e frasi mai dette per paura di un coinvolgimento.
Arianna, una bambina così bella, sfacciata nonostante la giovane età, ribelle a suo modo, curiosa e talentuosa. Chi le ha fatto del male?
Giuliano viaggia attraverso i dipinti e le persone che la conoscevano, osservando l’insieme da un punto di vista particolare. Scosta con attenzione mezze bugie e verità. Si affaccia sul baratro delle passioni distruttive.
Forse ha a che fare con un camaleonte, in grado di adattarsi a luce, ombra e colori?
Giuliano Neri guarda e si isola, cercando di allontanare l’incertezza della soluzione finale.
Questa non è un’indagine formale… ma la collaborazione fra lui e le forze dell’ordine è stretta e fiduciosa. Il responsabile della scomparsa di Arianna ha un volto, che neanche Giuliano riesce a guardare.
Come si può rimanere in silenzio per così tanto tempo? Come fa a non disgregarsi la maschera di indifferenza?
Quel brutto delitto di Campo De’ Fiori. La storia di una vita spezzata troppo presto, dove lo scorrere del tempo allevia e distorce, ma non perdona. Buona e scorrevole la scrittura. Ritmo che si fa incalzante nel corso della lettura. Intenso ma introspettivo. Dolce ma crudele.
“Voi teorici dell’arte riuscite a descrivere qualcosa solo se è già venuta alla luce, per noi restauratori è diverso. Vediamo quello che si nasconde dietro le apparenze”.
Assolutamente consigliato.