Quarta parte della retrospettiva di Giovanni Fioretti sul rapporto tra Quentin Tarantino e lo Spaghetti Western.

[Leggi la prima, la seconda e la terza parte de “Quentin Tarantino e lo Spaghetti Western”] Tralasciando il successivo “Death Proof – A prova di morte”, film non troppo ispirato e privo di riferimenti a Sergio Leone & Co., passiamo a “Inglourious Basterds”, che sin dalla colonna sonora dimostra una certa affinità con lo spaghetti western: il Maestro Ennio Morricone cura tre tracce, riecheggianti le storiche musiche del compositore romano che l’hanno reso famoso in tutto il mondo.

Quentin Tarantino e lo Spaghetti Western (4 di 5)

Il titolo con il quale si aprono le vicende, “Once Upon a Time in a Nazi Occupied France” ricorda molto da vicino Once Upon a Time in the West (titolo inglese di C’era una volta il West), film citato pure nella sequenza iniziale, che vede una donna stendere i panni e notare l’avanzata della pattuglia delle SS, andando quindi subito ad avvertire il padre. Bastardi Senza Gloria è una sorta di nazi-western, una commistione di generi che ne fa un prodotto davvero intrigante superando l’apparenza e risultando impossibile da etichettare. 
Tornando alle citazioni, nella scena in cui Aldo Raine (interpretato da Brad Pitt) cerca di ottenere il rilascio di Bridget, tenuta in ostaggio in uno scantinato, viene nominato lo “stallo alla messicana”, situazione molto cara a Quentin Tarantino (vista in “Le Iene” e “Pulp Fiction”), diventata celebre grazie ai western all’italiana. Nelle scene dove Aldo Raine (detto non a caso Aldo l’Apache) scotenna e marchia i nemici nazisti, viene omaggiato “Navajo Joe”, film di Sergio Corbucci in cui il protagonista, un pellerossa (Burt Reynolds), incide il simbolo della sua tribù sulla pelle dei criminali che l’hanno sterminata. La lama usata dall’indiano è molto simile a quella di Aldo Raine, novello Navajo Joe che si vendica su altri carnefici.

Quentin Tarantino e lo Spaghetti Western (4 di 5)

Il parallelismo tra l’Olocausto e il massacro dei nativi del Nord America risulta drammatico e calzante, così la figura vendicatrice di Aldo Raine ha un doppio significato: è il riscatto degli ebrei contro i nazisti, così come la vendetta simbolica dell’Apache nei confronti degli oppressori che, oltre alla libertà, si sono portati via pure troppe vite. Se Kill Bill prende spunto e reinterpreta l’estetica western accostandosi al genere specialmente attraverso le immagini, Bastardi Senza Gloria punta al messaggio e all’ideologia alla base di molti spaghetti western, trasportandoli con un’immaginaria macchina del tempo fino alla Seconda Guerra Mondiale. Continua…