Last night a bookseller save my life, ovvero come Danilo Villani è riuscito ad avere (e leggere) Racconti di Mafia, numero speciale della rivista Narcomafie a cura di Piero Ferrante.
Questa non vuol essere una recensione ma piuttosto uno spot, stile pubblicità progresso, sull’impatto fondamentale che una figura professionale che il libraio esercita nei confronti di quello che è il cardine del nostro magazine: la cultura.
Si richiede pertanto agli eventuali lettori di questo contributo, un piccolo sforzo di fantasia invitandoli a contestualizzare e immaginare quanto verrà prefigurato in questo, per dirla alla De Crescenzo, fattariello prenatalizio.
“Da me lo trovi… per poco, ma lo trovi…”
Aveva avuto sentore della cosa già in autunno. Frasi dette e non dette, sussurri, occhiate ammiccanti. L’amico scrittore che parlava di sorpresa. L’amico scrittore, persona dabbene, non parlava mai a vanvera. Tracce sui social networks, uno più uno: rivelazione. Una pubblicazione di altissimo livello, non solo per la qualità dei contributi ma per il messaggio intrinseco che trasmetteva. Doveva averla, e subito. Sì, ma dove? Introvabile. Rabbia mista a delusione tanto da pensare ad una bufala social e di conseguenza esprimere il proprio pensiero quando…
“da me lo trovi… per poco, ma lo trovi…”
Bolero di Ravel, Te Deum di Charpentier, An Der Freude di Beethoven, tutte risuonarono nella sua testa quando vide questo commento di Chiara, professione libraia. Sfidare il traffico prenatalizio, impiegare 90 minuti invece dei soliti 30, tutte cose che gli scivolavano addosso. Arrivo in libreria, oggetto del desiderio tra le sue mani. Ma il sorriso di Chiara, vera pusher della cultura, valeva più di mille pubblicazioni.
Ora chi legge l’articolo si domanderà di cosa di sta parlando. Della rivista Narcomafie, house-organ dell’associazione Libera e del Gruppo Abele, coordinate da don Luigi Ciotti. Del numero speciale Racconti di Mafia curato da Piero Ferrante, dove 15 scrittori crème de la crème del genere narrano di mafie, ciascuno con il proprio stile e con richiami al proprio territorio di provenienza. Non solo scrittori ma anche 18 disegnatori e cartoonist per immagini in perfetta simbiosi con i racconti. Il fatto che qualcuno dei suddetti artisti sia anche amico di Sugarpulp costituisce un valore aggiunto.
Un must-have and must-read disponibile anche in formato elettronico ma la cosa non ci tocca per due motivi: amiamo l’odore della carta al mattino (quasi cit.) e poi vogliamo mettere il rapporto, lo scambio d’idee, il confronto con un libraio? Un libraio è per sempre. E il suo sorriso ancora di più.
P.S.
Il protagonista maschile di un racconto si chiama Danilo Villani, è un vicequestore, parla romano strascinato e ha l’aria incazzata. Ma guarda un po’…