Raffaella Carrà è stata un personaggio centrale nell’immaginario pop italiano. Il ricordo di Danilo Villani per Sugarpulp MAGAZINE.
soubrette
sostantivo femminile
Originariamente, la servetta brillante della commedia; nel teatro d’opera, designazione del soprano leggero in quanto sostiene la parte di servetta.
Prima attrice, ballerina e cantante di una rivista o di uno spettacolo di varietà.
Una di famiglia
Succede che navighi qua e là per il web, succede che capiti sulla pagina di Repubblica, succede che leggi che Raffaella Carrà ha lasciato questo mondo per chissà quale malattia tenuta rigorosamente nascosta.
La notizia è una di quelle che colpisce violentemente, che ti obbliga a una pausa per metabolizzarla, che inevitabilmente ti porta a ripercorrere i momenti, e sono tanti, nei quali l’Artista ha lasciato un incancellabile segno.
Allora pensi all’ombelico scoperto, al tuca tuca ballato con Alberto Sordi, ai fagioli nella damigiana, alle sorprese contraddistinte da un “Carramba!”.
Tutti momenti di televisione che hanno attraversato più generazioni, che hanno forse contribuito ad una seppur minima evoluzione di un paese incollato a antiquate tradizioni.
Ebbene Raffaella Carrà, da grandissima professionista quale era, vuoi per il suo fascino, vuoi per l’innata simpatia, ha sempre saputo esaltare lo showbiz non disdegnando il suo coinvolgimento nel sociale e più di un suo spettacolo ne è stato la riprova.
Cantante, ballerina, presentatrice, intrattenitrice, in una parola: soubrette. Nel suo caso però il termine è riduttivo.
Raffaella Carrà è stata un Artista nell’autentico senso del termine: il suo modo di rapportarsi al pubblico con piglio determinato unito a una soave leggerezza, costituisce senz’altro un modello di riferimento.
Si potrebbe scrivere di Lei all’infinito vista la sua carriera, la sua fama in più di un continente, ma noi di Sugarpulp vorremmo idealmente ricordarla non solo come icona di arte ma come una di famiglia. Una persona con la quale hai vissuto a lungo e per questo il distacco è più doloroso.
La immaginiamo, ovunque si trovi, mentre esplode con la sua risata contagiosa ascoltando l’ennesima barzelletta di Gigi Proietti.
Ciao Raffaella!