Replica di un omicidio, la recensione di Federica Belleri del romanzo di Christi Daugherty pubblicato da Corbaccio.
Titolo: Replica di un omicidio
Autrice: Christi Daugherty.
Editore: Corbaccio
PP: 480
Christi Daugherty, cronista di nera per diversi anni, debutta nel mercato italiano con un thriller interessante e ben costruito. È ambientato a Savannah, in Georgia. La protagonista è Harper, si occupa di cronaca nera e ha una strana ossessione per gli omicidi.
Le motivazioni che la spingono verso casi cruenti sono strettamente personali, ma il lettore avrà modo di conoscere bene questa donna nel corso del romanzo. Harper aveva solo dodici anni quando la sua vita era cambiata per sempre. Una ragazzina indifesa, rimasta improvvisamente sola. Un istinto di protezione da parte della polizia e una sola amicizia davvero importante.
Questi gli unici appigli per lei, per non impazzire. Per non ricadere nel buio e negli incubi notturni. Per non rivivere quel freddo e agghiacciante momento …
Il lavoro al giornale è tutto ciò che ha, fatica a mantenerlo perché è sempre pronta a cacciarsi nei guai. Savannah è travolta da un’ondata di criminalità legata ai territori della droga e Harper riesce sempre ad arrivare sul posto in tempo utile.
Ma un terribile omicidio la riporta indietro, a quindici anni prima, a quando aveva perso sua madre. Da quel momento scatta per lei una priorità assoluta: trovare un assassino, capire cosa era successo e cosa sta invece accadendo ora.
Ha intenzione di vederci chiaro, di approfondire, di non mollare. L’indagine occupa gran parte del suo tempo, tanto da rischiare di farle perdere il posto di lavoro, di infrangere la legge e di mentire senza coscienza. Per arrivare a cosa? A perdere tutto? Ad avere paura di essere seguita e minacciata? A rischiare di allontanare l’uomo che ama?
Replica di un omicidio affronta il tema della ricerca della verità con coraggio e determinazione, anche a costo di soffrire. Racconta il panico e l’angoscia che avvolgono un giornalista di fronte alla morte. Confonde i rapporti fra polizia e cronisti, non sempre positivi. Parla di etica professionale e della maniera di infrangerla … basta un attimo.
Harper contro un assassino invisibile, o forse no. A caccia di giustizia per forza. Per redimere l’anima di chi non c’è più, e anche se stessa. Per trovare pace e silenzio. Ci riuscirà? A voi scoprirlo. Buona lettura.