Resurrection: una serie tv dove i morti tornano in vita ma non si sa bene con quali intenzioni
Resurrection è la nuova serie tv targata ABC, che già dal titolo fa pensare a una serie tv d’oltralpe, la bellissima Les Revenant.
Il produttore esecutivo di Resurrection, Michele Fazekas, afferma che la serie è ispirata al libro di Jason Motts e non alla serie francese. Come dire: sappiamo che l’idea di partenza è la stessa, ma noi la sviluppiamo in un modo diverso quindi cambia tutto.
E in effetti cambia tutto. Sono un detrattore delle produzione cinematografiche e televisive francesi, trovo che girino troppo intorno all’ombelico e che mettano troppi dialoghi, ma devo dire che Les Revenants, sia un gioiellino da non perdere. Tanto che in USA verrà trasmesso dal Sundance Channel, canale che sta sbaragliando la concorrenza a livello di qualità e originalità dei contenuti.
Bene, quindi andiamo a Resurrection. Com’è la serie? La serie è carina, ha sempre questa visione americana incentrata sull’eroe in fase di redenzione, in questo caso l’agente Bellamy, che si trova a dover gestire una situazione ai confini della realtà.
Trovo molto interessante che nella tv generalista americana gli eroi o i protagonisti siano sempre dei simboli: poliziotti, agenti del governo, pompieri, ecc.ecc.ecc. Credo sia perché rassicura lo spettatore, ma non ci giurerei.
Quindi dicevamo che l’agente Bellamy si trova a dover risolvere un casino: il casino di un bambino che viene trovato in Cina, comparso da non si sa dove. Peccato che il bambino fosse morto 32 anni prima. Bellamy lavora all’immigrazione, e deve portare il ragazzino in un centro di smistamento per bambini scomparsi. Ovviamente seguirà quello che gli dicono cuore e istinto e farà tutt’altro.
Per lo sfondo delle vicende è stato scelto il solito paese benestante di provincia, con un segreto dietro a ogni porta, dove tutti sono mezzi imparentati.
Al di là del melodramma che permea alcune scene, rendendole a livello de Gli occhi del cuore 2, Resurrection ha un buon ritmo e dosa bene mistero e colpi di scena. Gli attori sono poco noti ma bravi, ben calati nella parte. La serie dopo soli due episodi è stata rinnovata per una second season.
Una serie da tenere d’occhio, in attesa che riprenda la seconda stagione di Les Revenants.
Consigliato: agli amanti del genere
Sconsigliato: a chi deve ancora vedere Les Revenants