Rocco Schiavone, un personaggio fuori dagli schemi. Dai romanzi alla serie Tv, il successo del vice-questore creato da Antonio Manzini.

Rocco Schiavone, poliziotto romano trapiantato alla Questura di Aosta per motivi “punitivi”, è senza dubbio il punto di forza dei divertenti libri di Antonio Manzini. Rocco Schiavone è un personaggio particolare: nasce criminale e cresce poliziotto, continua a mantenere i rapporti con i suoi amici di gioventù non disdegnando di commettere qualche colpo per “arrotondare”, fuma sigarette e marijuana in ufficio ed è un anarchico figlio di buona donna, per lo più refrattario alle gerarchie.

Nonostante tutto questo, è uno sbirro buono, con un alto senso (tutto suo, beninteso) della giustizia. Altro punto vincente dei romanzi è quell’ironia che fa pensare a certi noir/pulp d’oltremanica che tanto ci piacciono. Infine, c’è anche la parte sentimentale che riporta Schiavone ad una dimensione meno spaccona e più intimista, aiutando in tale modo a definire completamente il personaggio.

Ciò detto, cosa possiamo aspettarci da questa nuova fiction?

Cosa vedremo in Tv?

Il primo dubbio è legato alla produzione: si sa che la Rai non brilla per il coraggio di osare, mantenendosi sui binari rassicuranti del politically correct e della moderazione. Tuttavia, non parliamo di Rai 1 ma del “secondo canale” (come si diceva una volta) che ci ha regalato l’ottimo Ispettore Coliandro, anche se lì anche gli aspetti più ruvidi del personaggio erano buttato in farsa. Schiavone non è Don Matteo, fuma la maria e le sigarette, dice le parolacce, è un ladro e un violento. Ce la faremo, o prevarrà l’aspetto della commedia?

Di contro, una mezza garanzia è data dalla regia: quel Michele Soavi che, dopo i suoi begli esordi nel thriller e horror anni ’80 e finita definitivamente l’epoca aurea del genere italiano, si dedica alla televisione con prodotti memorabili come Ultimo e Uno Bianca (per citarne due) cimentandosi per lo più proprio nel genere poliziesco e riuscendo, nonostante le maglie strette della tv generalista, a confezionare fiction noir con una marcia in più.

Infine, Marco Giallini (Er Teribbile di Romanzo Criminale-la serie), poliedrico attore di cinema e teatro, ha sicuramente la “faccia” giusta, la fisicità e la capacità recitativa di interpretare al meglio il Rocco Schiavone dei romanzi di Manzini. Insomma, non sarà certo Gomorra, però sulla carta questo Rocco Schiavone ha la potenzialità per essere un buon screto successo, tenuto conto del target di pubblico nazional-popolare tipico di casa Rai e Mediaset.

Prima puntata in onda su Rai 2 mercoledì 9 novembre e venerdì 11 novembre la seconda, poi tutti i venerdì in prima serata.