Run, una miniserie tv British da vedere assolutamente.
Run è una miniserie in 4 episodi uno più bello dell’altro. A ogni episodio le vicende ruotano intorno a un personaggio diverso, legato da un filo al personaggio precedente. E alla fine tutto si collega, come una rete a maglie larghe sfilacciata e sporca.
Di Run mi ha colpito l’atmosfera e la voglia di raccontare i perdenti. In Run troviamo personaggi disperati, borderline, che galleggiano in un mare di merda, e spesso ci affondano dentro.
Nel primo episodio facciamo la conoscenza di Olivia, donna separata dal marito violento, con dei figli disadattati. Nel secondo, nel terzo e nel quarto, altri personaggi, di cui non voglio parlare per non rovinare la visione a chi si appresta a vederlo. Ed è un consiglio spassionato, quello di vedere questa serie. Sempre che siate pronti a immergervi in un mondo brutale e triste.
In Run ci viene mostrato un mondo reale che nessuno vuole vedere, perché potremmo essere noi, i protagonisti di quel dramma, se avessimo sposato la persona sbagliata, o fossimo nati nella nazione sbagliata, o avessimo seguito i demoni interiori. Quello che rimane è una storia realistica, affilata come un coltello, tagliente. Una storia che non può lasciare indifferenti. Una storia che fa pensare a come un ambiente brutto e squallido influenzi la nostra esistenza contaminandolo. In Run i personaggi lottano con la disperazione senza perdere la dignità. La dignità dei perdenti. In tal senso ho trovato toccante il terzo episodio.
“Prima di iniziare a correre devi imparare a camminare” dice un personaggio secondario.
I protagonisti di Run zoppicano, incespicano, sono costretti a fare delle scelte difficili e spesso ne escono devastati. Non lasciano indifferenti. In mezzo alle tragedie più cupe, sono capaci di gesti di tenerezza, sbagliati come le loro vite, che spiazzano lo spettatore lasciandogli un nodo in gola.
Run è una serie scritta benissimo, dove niente è per caso, e dove le emozioni vengono trasmesse senza filtri, in modo brutale. Non c’è spazio per la retorica, e nemmeno per il dramma con musiche strappalacrime di sottofondo. È una tragedia moderna, contemporanea, senza abbellimenti.
Run è una serie girata come un film, un lungo film di tre ore che scorrono veloci. Di qualità superiore a molti film, a dire la verità.
Run non è una serie facile e adatta a tutti. Per calarsi in quel mondo ci vuole
Le serie made in UK si confermano come antagoniste di qualità alle serie americane, con in più un tocco di autorialità.
Consigliato: a chi vuole vedere la realtà
Sconsigliato: a chi vuole vivere in un mondo suo.