Il report del nostro Salone internazionale del Libro: quattro giorni di incontri, sorrisi, libri, fumetti, feste, novità, cultura e divertimento.
Si chiude oggi la 32esima edizione del Salone Internazionale del Libro di Torino. Per noi le danze si sono chiuse ieri sera dato che oggi siamo sulla Croisette per seguire il Festival di Cannes, ma non possiamo ripartire senza prima fare il punto della situazione dopo Torino.
Com’è andata? In una parola direi benissimo: dimenticate le brutte polemiche ideologiche che hanno preceduto il Salone e la cui eco si è trascinata stancamente tra gli stand, il Salone di quest’anno è stato senza dubbio un grande successo di pubblico.
Un pubblico che mi è sembrato più attento ai libri e meno ai personaggi, o perlomeno questa è stata la mia impressione.
Credo di non aver mai visto così tanta gente tra i padiglioni del Lingotto, con la splendida novità dell’Oval che ha ridisegnato le geometrie di una manifestazione che aveva bisogno di una svecchiata.
Da questo punto di vista ci sono sicuramente dei margini di miglioramento (penso ad esempio ad una gestione di prenotazione digitale per eliminare le lunghe code che caratterizzano gli incontri top, o a tutta una serie di piccoli ma importanti accorgimenti per migliorare l’aspetto business della fiera), ma l’impressione generale è che il Salone sia entrato in una nuova fase.
Una grande festa condivisa
Il Salone di Torino è sempre l’occasione per rivedere vecchi amici e per conoscerne di nuovi, per scoprire nuovi libri, fumetti, suggestioni, per discussioni folli su libri e temi che ci appassionano e, a volte, ci dividono.
Insomma, una grande festa condivisa per tutto il popolo del libro che durante i quattro giorni del Salone si ritrova e si riscopre più forte che mai.
Personalmente ho avvertito tanta energia positiva tra le persone che ho incontrato. Persone piene di idee, curiose, intelligenti e che hanno dimostrato di essere migliori dell’insopportabile frastuono di urlatori che è rimbalzato tra stampa e web nei giorni precedenti alla Fiera.
Per noi di Sugarpulp poi è stata un’edizione memorabile visto che abbiamo annunciato ufficialmente la prima edizione di Chronicae OFF, l’edizione europea del Festival Internazionale del Romanzo Storico che si terrà a settembre a Bruxelles grazie a Mincione Edizioni, alla libreria Se m’ami e all’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles.
Caro Salone ci vediamo l’anno prossimo e grazie per tutti i libri!