Sami Blood presentato a Venezia 73 e vincitore del Premio Label Europa Cinema

Sami Blood, Sangue Sami, è un interessante prodotto nel panorama del cinema nordico. È un film emozionante e intenso, a tratti duro e commovente.

Presentato a Venezia 73 nell’ambito delle Giornate degli Autori, racconta la storia di Elle-Marja/Christina e della sua caparbia ostinazione, la sua lotta tenace per potersi integrare nello Stato in cui vive, la Svezia, dovendo affrontare anche scelte difficili, come la rinuncia alla famiglia e alla terra di origine. Elle-Marja appartiene a una comunità sami, una comunità lappone che vive nel nord della Scandinavia e si dedica all’allevamento delle renne.

Negli anni ’30, periodo in cui è ambientato il film, queste comunità vengono emarginate dal resto della popolazione, e sono inserite in una sorta di programma di “civilizzazione”. I giovani sami vengono allontanati dalle loro famiglie per studiare in istituti in cui imparano la lingua svedese e seguono un programma di studio specifico per loro. Non possono frequentare le stesse scuole in cui vanno gli altri ragazzi del paese, perché non sono considerati in grado di affrontare gli stessi programmi di studio.

Negli istituti per i giovani sami viene imposto l’uso della lingua svedese mentre l’utilizzo di espressioni nella lingua di origine e l’intonazione dello joik, un canto tradizionale generalmente ispirato a un luogo o a una persona, possono diventare motivo di punizione.

Il film è l’opera prima della regista svedese Amanda Kernell. A Venezia 73 la pellicola ha vinto il Premio Label Europa Cinema, che consiste in un contributo economico alla distribuzione e alla promozione, e il Fedeora (Federazione dei Critici Europei e dei Paesi Mediterranei) per il miglior regista esordiente.

Ottima l’interprete principale Lene Cecilia Sparrok, che recita nel film assieme alla sorella, entrambe esperte nell’allevamento delle renne.

Intensa anche l’interpretazione di Maj Doris Rimpi, che nel film dà il volto a una Elle-Marja/Christina in età matura.

Nel complesso un team femminile vincente, considerando che regista e interpreti principali sono tutte donne.

Un film che merita!

ALCUNE SCENE DEL FILM