Servant, l’inquietante e misteriosa serie di Night Shyamalan, conferma Apple TV+ tra le più interessanti novità del mondo dello streaming.
Dopo il controverso Wayward Pines M. Night Shyamalan (Il sesto senso, Unbreakable, Split, Glass) torna alla serialità con Servant, show lanciato dalla rampante Apple Tv+, del quale è produttore nonché regista del primo episodio.
Un prodotto poco convenzionale, intrigante e difficilmente catalogabile.
Nonostante l’ideatore della serie sia lo sceneggiatore televisivo inglese Tony Basgallop, il tocco del regista indiano è ben presente e molte delle atmosfere ricordano da vicino alcune delle sue opere migliori trasportandoci in quella dimensione da thriller psicologico venato di horror tanto cara al cineasta originario di Mahe.
Servant, la storia
Protagonista della storia è una giovane e benestante famiglia di Philadelphia formata da Dorothy (Lauren Ambrose) e Sean Turner (Toby Kebbell). Lei è una nota cronista televisiva, lui un famoso chef che crea i propri esclusivi piatti da casa e partecipa in qualità di giudice a trasmissioni dedicate alla cucina.
I due assumono la giovanissima Leanne Grayson (Nell Tiger Free) per aiutarli a crescere il loro neonato Jericho. Peccato soltanto che il bambino sia recentemente morto in un misterioso incidente e che la madre, per superare il trauma, stia effettuando una terapia da oggetto transazionale utilizzando una bambola reborn in sostituzione del figlio scomparso.
Un soggetto sorprendente per un storia insolita che punta tutto sul non detto e che sin dai primi episodi coinvolge ed incuriosisce lo spettatore.
La serie è ambientata quasi interamente all’interno di casa Turner, una classica abitazione da alta borghesia che però, nonostante l’evidente benessere economico dei proprietari, trasmette un vero proprio senso di disagio e claustrofobia, come se le sue mura nascondessero inconfessabili segreti.
Servant gioca dunque su una messa in scena piuttosto minimale ma curatissima, spesso avvolta dall’oscurità e su una serie di eventi inquietanti e personaggi ambigui, grotteschi e indecifrabili, soprattutto Leanne, il cui oscuro passato legato ad una setta religiosa verrà a galla poco alla volta.
Una serie da non perdere con un gran finale
Interessante inoltre lo sviluppo del rapporto tra Sean e il cognato Julian (Rupert Grint), che inizieranno a indagare sul passato dell’enigmatica babysitter con la collaborazione di un investigatore privato. Gli scambi di battute tra i due spesso sfociano in momenti comici del tutto inaspettati conferendo vivacità ad una narrazione che nella parte centrale manca un poco di ritmo per poi riprendersi con un ottimo e intrigante finale che ci proietta verso una seconda stagione già confermata.
Servant è una serie da non perdere per chiunque sia in cerca di un qualcosa di inquietante, alternativo e imprevedibile, lontano dai soliti cliché e personaggi stereotipati.
Apple TV+, lanciata a pieno servizio soltanto nel novembre 2019, si conferma una delle più interessanti novità tra le piattaforme streaming presenti sul mercato regalandoci una produzione di grande qualità.