Silicon Valley è la nuova serie della HBO dedicata all’Eldorado del XXI secolo e alla rivoluzione fatta da quei nerd che oggi governano la rete (e il mondo)
La nuova comedy della HBO ci porta all’interno della Silicon Valley, fra incubatori d’azienda, geni incompresi e nerd, tanti nerd.
Ho avuto modo di vedere il pilot di questa nuova comedy della HBO, basata appunto su un gruppo di programmatori nerd alle prese con un’offerta a cui non si può rinunciare (ma forse sì), e devo dire che mi ha divertito molto.
Andiamo con ordine: Silicon Valley parla di quel motore economico dato dalle idee, dalle app e da internet che tanto sta smuovendo nell’economia mondiale. Silicon Valley è una satira, una caricatura di quel mondo.
I personaggi sono degli stereotipi ambulanti: programmatori nerd che alle feste stanno sempre in disparte guardando ragazze (ovviamente bellissime) a cui non hanno il coraggio di rivolgere la parola.
La vicenda si snoda intorno al protagonista, Richard Hendrix (interpretato da Thomas Middleditch e molto somigliante a Mark Zuckerberg) e alla sua invenzione, un software inutile che si chiama Il pifferaio magico.
Richard non sa di essere seduto sopra a una miniera d’oro, non ha la visione di quello che potrebbe diventare un’idea geniale in mano a chi sa trovarci le applicazioni. Lo scoprirà? Non voglio spoilerare nulla.
L’incipit della storia è intrigante, e anche l’ambientazione. L’unica grande pecca è la caratterizzazione dei protagonisti.
I personaggi infatti sono creati con uno stampino: questo è il grosso limite che mi ha trasmesso il pilot, a parte il padrone di casa e il cervellone gli altri personaggi sono dei cartonati nello sfondo, utili come un vaso di fiori finti. Ma vediamo come si evolverà la storia, i presupposti perché diventi una buona serie ci sono tutti.
Silicon Valley è una comedy, quindi vediamo se assolve al compito del genere: fa ridere?
Sì, fa ridere. A patto che tu sia un po’ nerd: le citazioni e gli inside joke, i riferimenti alle persone e ai fatti realmente esistenti sono ottimi e abbondanti, e non sempre è facile coglierli.
Insomma, Silicon Valley è una serie fresca, divertente, che ammicca al mondo nerd e geek, destrutturandolo e deridendolo, ma donandogli nelle scelte dei personaggi anche una dignità che forse appartiene ad altri tempi rispetto ai nostri.
Se vi siete appassionati alla storia di Zuckerberg, a quella di Steve Jobs, e alla storia di Google, allora è la serie che fa per voi, per vedere da un’altra angolazione la cosiddetta new economy e trascorrere una piacevole mezz’ora in compagnia di Richard Hendrix e della sua combriccola di cervelloni.