Sole verde, la recensione di Pierluigi Porazzi del romanzo di Kent Anderson pubblicato da Nutrimenti.

- Titolo: Sole verde
- Autore: Kent Anderson
- Traduzione: Anna Mioni
- Pagine: 350
- Prezzo: 19,00 euro
- Editore: Nutrimenti
Con Sole verde ritorna in libreria un autore ancora poco conosciuto ma che merita grande attenzione.
Kent Anderson, con una scrittura impeccabile e coinvolgente, a tratti lirica, costruisce, con Sole verde, edito da Nutrimenti, un romanzo di grande impatto.
Hanson, il protagonista del romanzo, dopo un passato nel Vietnam e come agente di polizia, aveva iniziato una carriera come docente di letteratura inglese in una università dell’Idaho.
A un certo punto decide di abbandonare l’insegnamento e di tornare nelle forze dell’ordine, iniziando una nuova carriera come recluta, nonostante sia vicino alla quarantina, nel dipartimento di polizia di Oakland, in California, una delle città più violente degli Stati Uniti.
Sole verde racconta i turni di notte di Hanson nelle strade di Oakland, e i suoi incontri, a volte surreali a volte bizzarri, con la fauna locale.
Particolarmente importanti sono alcuni personaggi di contorno, come il ragazzino nero Weegee, l’affascinante Libya, uno spacciatore locale, Felix, e un coniglio (reale o immaginario?) che appare a Hanson nei luoghi più disparati.
È bene precisare che Sole verde non rientra nei canoni del giallo classico; non c’è un caso di omicidio e nemmeno un colpevole da svelare. Si tratta di un romanzo di atmosfere, cupo e cinico, che appartiene di diritto alla letteratura nera contemporanea.
Sono anche i ricordi e le esperienze della guerra ad aver segnato Hanson, ricordi che continuano a tormentarlo. Hanson è un personaggio indubbiamente originale e ben delineato, che risolve in un modo tutto suo, molto personale, i problemi che deve affrontare nel turno di notte, forte anche del fatto che, come ripete spesso, non ha paura della morte, perché non può morire.
Un’altra protagonista del romanzo è Oakland, il lato oscuro della California, una città di degrado, miseria, violenza e sopraffazione.
Come si può notare dalla biografia di Kent Anderson, il protagonista è quasi un alter ego dell’autore, che ha vissuto esperienze analoghe al suo personaggio: anche lui ha lavorato come poliziotto, ha insegnato inglese all’università e ha combattuto in Vietnam.
Tra le righe di Sole verde echeggiano i grandi maestri del noir americano, da Jim Thompson a David Goodis, e Kent Anderson è sicuramente un autore da seguire con grande attenzione.