I sotterranei di Notre Dame, la recensione di Massimo Zammataro del nuovo romanzo di Barbara Frale pubblicato da Newton Compton Editori.
Titolo: I sotterranei di Notre Dame
Autore: Barbara Frale
Editore: Newton Compton
PP: 324
A.D. 1301. C’è brutta aria tra i sovrani più potenti d’Europa, Filippo IV Il Bello, re di Francia, e Bonifacio VIII, papa e re, ed il rischio di un guerra è molto alto.
A Parigi, gli intrighi di corte tentano di forzare la mano al re e spingerlo verso il conflitto aperto: addirittura, un vescovo aizza il popolo contro il sovrano tacciandolo di essere indegno di sedere sul trono in quanto portatore di funeste e sanguinose sventure per tutta la Francia.
Filippo Il Bello è tormentato, poiché la profezia del vescovo è una provocazione, ma sottende un segreto che, se rivelato, potrebbe spazzare via il trono di Francia.
L’unico che conosce la verità -l’antidoto ai mali profetizzati- è Arnaldo da Villanova, un vecchio sapiente, medico e alchimista già al servizio dei re di Francia, il quale – accusato di praticare la magia – ha chiesto ed ottenuto la protezione a Roma di Bonifacio VII.
Filippo Iv lo rivuole in Francia, ma Bonifacio VII vuole scoprire perché. Il papa, quindi, incaricherà il suo giovane nipote, Crescenzio Caetani, di indagare sul segreto che si cela dietro queste manovre del monarca francese. Ad aiutare Crescenzio gli si affianca perfino Dante Alighieri, delegato della Repubblica di Firenze.
I sotterranei di Notre Dame è un thriller storico avvincente in cui la parte di “fiction” si innesta e amalgama perfettamente nella parte storica: la trama si dipana agevolmente in un’indagine che è un connubio continuo e ben riuscito tra elementi religiosi, magico/esoterici, e medici, che rappresenta perfettamente quelle che erano le conoscenze “scientifiche” del tempo.
Belle le figure tormentate (ciascuna a modo loro) di Filippo IV e della moglie Giovanna I di Navarra, l’uno devoto alla causa del suo regno, l’altra consapevole del proprio ruolo di moglie e regina pur con la triste consapevolezza di non essere ricambiata nel suo amore per il re.
Divertente, di converso, “la strana coppia” Crescenzio (studente di Medicina dedito ai piaceri della vita) e Alighieri (serio, razionale e rigoroso) che dà vita a simpatici siparietti in stile commedia buddy-buddy.
I sotterranei di Notre Dame, appassionerà senza dubbio il lettore affezionato al romanzo storico per le sue accurate descrizioni di luoghi e fatti del tempo che fu, ma anche l’amante delle storie thriller o mistery che vi troverà raccontata un’ottima storia.