Space Invaders, un racconto di Thomas Tono per Sugarpulp

Tracklist:

  • Pitura Freska, Super Skunk
  • John Williams, Close Encounters
  • System Of A Down, Aerials

Tony Stecco seduto piedi penzoloni sul tavolo da lavoro del suo vecchio, osserva con una certa soddisfazione le espressioni meravigliate sui volti di Valentina e Giulio. Sopra le loro teste spira una coltre vorticosa di fumo che sembra incollata al soffitto dell’officina. Valentina si sistema un cuscino dietro la schiena e senza distogliere gli occhi da Tony aspira pensierosa la canna appena passatale da Giulio. Libere le mani, Giulio si appiattisce con cura la cresta, lo fa lentamente, su fino alle punte e poi giù. Si alza di scatto dal divano e con fare pensieroso cammina in lungo e in largo per l’officina. Si ferma, guarda dritto il volto divertito di Tony e si schiarisce la voce. – Non lo so… ma cosa intendi per navicella? Cioè, tipo roba della Nasa o cose di un altro mondo, che ne so, tipo Ufo? – E io come cazzo posso saperlo genio? – fa secco Tony. Perplesso Giulio si riaccomoda sul divano, tira via a malo modo la canna dalle mani di Valentina e dà una bella aspirata guardandosi le punte delle scarpe. E Valentina di rimando gli rifila una gomitata al fianco, ahi… fa lui, e secco la manda a fare in culo. Una lunga occhiataccia velenosa. Poi tornano entrambi a guardare interrogativi Tony. E lui, scocciato riprende con un filo di voce monotona: – Allora, ve lo ripeto per l’ennesima volta… sono andato fino a Rosolina Mare da Dread, ci siamo fumati un paio di stroppe, ho pagato l’erba e sono uscito. Sono salito sullo scooter, ho percorso la Romea a chiodo, ho svoltato giù per la strada bassa vicino al bosco e non so dirvi perché ho alzato la testa al cielo, e ho visto una scia bianca; seguendola con lo sguardo ho visto questo oggetto tondo, metallico, sembrava d’acciaio quanto luccicava, allora ho tirato una frenata che a momenti mi cappottavo cazzo, e ho visto la navicella infilzarsi tra le punte degli alberi e sparirci dentro. Niente strani suoni, botti e stronzate varie. Vi dico niente. Tutto qua. E fine della storia.