Quelli che aspettano “Territori Noir: Sugarpul Festival 2012”: un’intervista multipla a tutti i protagonisti del prossimo Sugarpulp Festival. Oggi vi presentiamo Heman Zed:

Cosa ti aspetti dal Sugarpulp Festival?

Rivedere vecchi amici, passare del buon tempo con loro

Quanto contano gli aspetti legati al territorio (o ai territori) nei tuoi lavori?

Molto. Tutti i personaggi dei miei lavori hanno un particolare rapporto col territorio.

Secondo te si pubblica troppo?

Più che un problema di iperpubblicazione credo ce ne sia uno di ipolettura.

Editoria digitale (dall’ebook al selfpublishing, da Apple a Amazon): che ne pensi?

Credo che il digitale sia un ottimo mezzo di supporto all’editoria tradizionale. Personalmente, però sono ancora molto legato al cartaceo.

Il podio dei tuoi film preferiti.

Rilancio col podio dei miei registi preferiti: Peter Greenaway, Guy Ritchie, Emir Kusturica.

Meglio Twitter o Facebook?

Facebook.

Consigliaci un autore da invitare al Festival 2013.

Luca Ciarabelli e Paolo Alberti meriterebbero molta più visibilità per ciò che scrivono e come lo scrivono.

Cinque aggettivi per definire la tua scrittura.

Ironica, graffiante, istintiva, dissacrante, picaresca.

La colonna sonora del tuo ultimo romanzo.

Guano Padano, XXX, Sigur Ros.

I tre romanzi che ti hanno influenzato di più, sia come persona che come autrice.

Il Maestro e Margherita di Bulgakov, Tre uomini in barca di Jerome, Colla di Welsh.

Il libro che non sei mai riuscita a finire di leggere.

Sappiano le mie parole di sangue di Babsi Jones.