The Super Hero Squad è la serie a cartoni animati definitiva sui supereroi Marvel: un capolavoro di gusto, ironia, citazioni e modernità. Hero Up!
Per anni la Marvel ha prodotto cartoni animati più o meno orrendi ispirati ai suoi fumetti. Qualcuno si ricorda i primi esperimenti di legno anni ’60, tipo le orripilanti serie cartonate su Hulk, Iron Man e Capitan America e Namor? La cosa peggiore erano le sigle, così kitch da essere bellissime, andate a rivedervele su Youtube.
A riguardarli oggi sono davvero osceni (anche se quando ero piccolo mi piacevano un casino!) ma il problema era tecnico, nel senso che erano proprio fatti male, per questo parlo di serie “cartonate”. L’unica cosa decente era la serie dell’Uomo Ragno, che infatti spaccava. Sì, sto parlando di quella fighissima con la sigla “Spiderman tu sei l’Uomo Ragno!” che da piccoli abbiamo visto tutti a ripetizione sui canali Rai. Le altre serie inguardabili non a caso erano relegate sulle tv locali.
Poi sono arrivati gli anni ’70 e gli ’80 e ci siamo dovuti sciroppare una valanga di cartoni animati mediocri, in cui i personaggi Marvel venivano riadattati e modificati per esigenze televisive, robaccia tipo L’Uomo Ragno e i suoi Fantastici Amici, oppure i Fantastici Quattri con il robottino Herbie perché se i bambini guardavano la Torcia Umana poi si davano fuoco.
Il peggio vero è arrivato a cavallo tra gli ’80 e i ’90, con serie che snaturavano in maniera priva di qualsiasi senso i personaggi Marvel, e infatti i risultati erano davvero da vomito (ricordo soprattutto una porcata sui Vendicatori davvero imbarazzante). A noi italiani inoltre le cose andavano anche peggio, datoqui si doppiava alla cazzo di cane quei cartoni, così ti toccava sentire oscenità tipo “Goblen” al posto di Goblin (si vede che faceva più figo sbagliare la pronuncia per americanizzarla ancora di più), l’Uomo Spugna al posto dell’Uomo Assorbente, il Barone Zero al posto del Barone Zemo (questa non l’ho mai capita) e via andare.
Insomma, uno strazio fino a metà anni ’90, quando le cose hanno incominciato a migliorare, con serie scritte e disegnate meglio, attuali nel senso corretto del termine, ben fatte sotto ogni punto di vista. Cartoni che non dovevano essere a tutti i costi fedeli trasposizioni dei fumetti ma che nel complesso avevano un senso e un’estetica ben definite. Poi nel 2009 il capolavoro: The Super Hero Squad.
The Super Hero Squad è secondo me la serie a cartoni definitiva per la Marvel perché frantuma i luoghi comuni sui supereroi attraverso un’operazione studiata nei minimi dettagli: i disegni sono bellissimi e pensati per i bambini, con i supereroi che però rispecchiano fedelmente i loro omologhi dei comics per quanto riguarda l’estetica. I cartoni sono girati e montati da paura, con una sigla formato videogames (e con tiro punk da paura) che fa subito capire come stanno le cose, che ti butta di peso dentro un universo fantastico e che riesce ad emozionare e a coinvolgere.
C’è poi tantissima ironia, con i vari personaggi che fanno il verso ai loro alter ego dei fumetti, un’ironia che però viene apprezzata soprattutto dai più grandi (e qui sta il trucco): un Capitan America che esulta per aver salvato “un altro contribuente americano”, un Thor che parla sempre impostato ed è un vero stordito asgardiano, un Hulk che spacca le regole della grammatica e tanto altro ancora. Goliardia allo stato puro, ma anche un ritmo da paura, un montaggio serrato e storie che mischiano azione e non sense in maniera perfetta.
E poi ci sono i cattivi: meravigliosi, tragicomici, ridicoli, cattivissimi. Guidati dal tremendo Dottor Destino i super criminali riprendono in pieno tutta la forza immaginifica dei fumetti anni ’60 (non a caso gli sgherri di Destino sono Modok, l’Uomo Talpa e Abominio). Gli autori infatti hanno ripescato tutta una serie di personaggi minori che fanno letteralmente godere i Marvel fan, gentaglia tipo Melter, Toad o la Squadra di Demolizione, (e tanti altri super criminali che Doc Manhattan definirebbe “pezzenti“).
Puntate deliranti in cui compare perfino Galactus, rappresentato come un bambino affamato che si mangia i mondi lasciando dietro di sé pianeti letteralmente sbranati a pezzettoni, con un sense of wonder assolutamente infantile e meraviglioso. In poche parole The Super Hero Squad è il Marvel Universe come lo potrebbe vedere un bambino di 4 anni, con in più una sottotraccia che parla ai fan di vecchia data e che colpisce nel segno.
Un’operazione commerciale fatta con grande maestria, dato che la serie naturalmente ha prodotto anche videogames, pupazzetti, gadget e chi più ne più ne metta, in pieno stile americano, ma ben vengano le operazioni commerciali che riescono a sviluppare anche una dimensione narrativa così avvincente e divertente!
Naturalmente la serie è passata quasi inosservata da noi, ma per fortuna c’è Youtube quindi potete rivedervi tutti gli episodi senza nessun problema. Buon divertimento!
La voce di wikipedia dedicata a Super Hero Squad
Guarda il primo episodio di Super Hero Squad su Youtube
AnimatedSuperHeroes.Com, sito americano che studia l’evoluzione dei supereroi nelle serie animate