Take shelter, scritto e diretto da Jeff Nichols, è una drammatica e destabilizzante discesa nella follia di un uomo

Curtis LaForche (un ottimo Michael Shannon) e sua moglie Samantha (Jessica Chastain, uno dei volti migliori del cinema americano degli ultimi anni) sono una tranquilla coppia di provincia, la cui vita scorre placida e felice. Nonostante i LaForche abbiano una figlia sorda dalla nascita l’atmosfera in casa è quella che si respira nelle famiglie unite, dove affetto e armonia scacciano le ombre del quotidiano, anche quando lo stipendio di Curtis (operaio) e quello di Samatha (sarta) bastano appena per restare a galla.

Take Shelter

Le cose cambiano quando gli incubi e le visioni, che cominciano ad assillare Curtis, iniziano a creare pericolose crepe nei rapporti con la moglie, con i colleghi di lavoro, e con la piccola comunità della cittadina dell’Ohio dove i LaForche vivono. L’esistenza di Curtis è via via sconvolta dalla crescente paranoia che lo assale, e che lo convince a costruire in cortile un rifugio sotterraneo, unico modo per proteggere la sua famiglia da un’imminente, terribile minaccia dalle proporzioni devastanti.

Alla madre, a trent’anni, è stata diagnosticata una malattia mentale e Curtis deve mantenersi in equilibrio tra la paura di precipitare nella stessa oscura pazzia e la convinzione di essere il destinatario di un funesto messaggio che nessuno intorno a lui è in grado di vedere o comprendere.

Take Shelter

Jeff Nichols scrive una bella sceneggiatura, dando i tempi giusti e le corrette sfumature ad un dramma silenzioso dalle sorprese infide e striscianti, e regalando personaggi tridimensionali e complessi ai due interpreti di gran classe che impreziosiscono il cast del film. La regia è altrettanto solida e sapiente, capace di valorizzare i sottotesti della storia senza eccedere in pedanterie o lungaggini.

Michael Shannon e Jessica Chastain sono i superbi attori di un palcoscenico tragico e folle, dove le certezze dei valori familiari e dell’amore coniugale vengono messe a dura prova, sferzate dagli strali di un Destino intransigente, sordo alle sofferenze degli uomini.

Take Shelter

Take Shelter è una ballata raffinata e malinconica, che insegna a credere nel valore delle persone che ci camminano accanto nella vita anche quando esse stesse, travolte da un qualcosa di più grande, sembrano averlo smarrito. La pellicola di Nichols è un inno alla fiducia nei propri affetti, una carezza nel freddo di vite sottili ed evanescenti, perennemente in balia di forze indifferenti agli sconvolgimenti che vanno a creare.

Non è tanto l’eroe solitario che deve guardarsi dalla furia ottusa di un mondo che, non ascoltando l’eco della sventura, pensa stupidamente di poterla esorcizzare come per miracolo. E’ piuttosto chi non vuole vedere i segnali che rischia di rimetterci la faccia, schiantandosi contro la propria incosciente stupidità. Meglio tenerlo presente prima di rischiare che, come nel bel finale del film, sia ormai troppo tardi. Per tutti.