Technoschock, il nuovo romanzo di Francesco Ferracin pubblicato da Linea Edizioni, un noir tra reale e digitlae in un Veneto in ansia per l’arrivo della “tempesta perfetta”
È uscito in libreria in questi girni Technoschock il nuovo romanzo di Francesco Ferracin pubblicato da Linea Edizioni.
Ambientato nel Veneto della rivoluzione digitale, il romanzo di Ferracin denuncia l’incapacità degli italiani di comprendere le nuove regole del mondo virtuale e di fare i conti con quello reale, frutto di decenni di dissesto morale e idrogeologico.
Un noir mozzafiato dieci anni dopo Una vasca di troppo (che tornerà in libreria nel 2019). Mestre e Venezia sono le protagoniste di un romanzo duro e spietato, che questa volta però si spinge nell’hinterland veneziano, nella marca trevigiana, fino ad arrivare in una Milano cupa e criminale, fra gli anni ’90 e il giorno d’oggi.
Intrighi e storie violente e perverse su cui si rispecchia non solo il Veneto, ma l’Italia intera. Una società in crisi di identità e ormai priva di orientamento morale.
La domanda da cui parte il romanzo è: cosa succede quando la tecnologia supera la nostra capacità di comprenderla?
Una delle possibili risposte si sviluppa in un incalzante incastro di storie di sangue, di persone qualunque vittime di loro stesse e dei tempi in cui si trovano a vivere: il professore di liceo e il suo sapere che non potrà salvarlo dal fantasma che lo perseguita dagli anni della sua giovinezza; l’amicizia fra due adolescenti e la loro incapacità di distinguere il mondo reale da quello virtuale; l’irreprensibile padre di famiglia che scopre che la figlia non è poi tanto diversa dalle ragazzine che adesca nelle chat; le disavventure di un imprenditore devoto al porno e il tentativo di fuga delle sue amanti bambine; il triste destino di una ragazzina colpevole solo di essere troppo intelligente e l’impossibile redenzione di un criminale ucraino, prigioniero dal ruolo che la Storia gli ha assegnato.
Riuscirà l’acqua torbida l’acqua putrida dell’alluvione a spazzare via la maschera che nasconde il vero volto della nostra società?