The 100, una serie Sci-Fi che sposta gli estremi del genere Young-Adult.

La letteratura per ragazzi è da sempre foriera di grandi classici come The Adventures of Tom Sawyer e Oliver Twist giusto per citarne due che segnarono la storia, ma ultimamente una vera esplosione di soggetti ha invaso prima il mondo editoriale, poi quello cinematografico e per finire la serializzazione per i networks di contenuti. Un canale su tutti cerca di monopolizzare il mercato, saturandolo a volte, con prodotti a volte discutibili a volte ben fatti, The CW.

The 100 è forse l’espressione più estrema del network, principalmente per la violenza mostrata. Non che in The Vampire Diaries, The Flash o in Arrow manchino le morti violente, semplicemente qui si porta in alto di un’altra tacca l’asticella e per farlo si sono affidate ad una sconosciuta editor dalla Scholastic Press, Mallory Kass in arte Kass Morgan. Che dire, ottimo lavoro visto il successo del romanzo omonimo uscito contemporaneo alla serie nel 2013 (uscita USA), mattatore delle classifiche americane per diversi mesi. Tanto che Kass ha già dato alle stampe The 21, il seguito, uscito sempre per la Little, Brown and Company (Hachette persemplificarvi la vita).

Tornando alla nostra serie troviamo un soggetto infarcito di tutto un po’, da The Hunger Games a The Lord of the Flies tanto per non farsi mancare richiami e suggestioni recenti e passate. Della ghiandaia imitatrice prende il personaggio principale Clarke Griffin (Eliza Taylor-Cotter), testarda e sentimentale al momento giusto. Dal capolavoro di William Golding il totale out of control adulto, appena visto al cinema con Maze Runner, con un conseguente tentativo di auto-organizzazione. Del romanzo di Golding prende però anche l’aspetto più “bestiale”, l’umano desiderio di produrre il “male” a tutti i livelli.

La serie corre infatti su due livelli distinti, due story-line intrecciate da legami d’opportunità reciproca. Ragazzi under 18 sulla terra, guarda caso sono proprio 100, e 3.000 adulti (i bambini non contano mai avete notato?) nello spazio all’interno della colonia spaziale denominata Arca, ultimo avamposto umano. Quest’ultimi sono i cattivi maestri, cioè il mondo adulto che spedisce ragazzi minorenni – comunque colpevoli di reati più o meno gravi – sulla superficie terrestre in cerca della sopravvivenza. Infatti la trama è ambientata in un futuro distopico post-apocalittico dove il nostro amato pianeta risulta tossico alla razza umana.

Questa premessa molto 50s è la scintilla dell’intera serie. Gli archetipi del genere fanno tutto il resto: l’espulsione dalla società che in questo caso è proprio letterale: il viaggio verso e attraverso la Terra; la rinascita personale attraverso la sofferenza;  le prove di sopravvivenza che tutti passano senza esclusioni; il conflitto con il padre, la madre e la sorella; l’eroe tout court perché se manca casca il palco; la moralità e la predisposizione al sacrificio di tutti i personaggi principali. Si c’è tutto quello che si richiede per tentare il successo di pubblico.

Ecco perché The 100 è una serie tv confezionata molto bene, che parlerà alla pancia dei cultori del genere YA e Sci-Fi senza deluderli, con quel picco di violenza inaspettato.

PER MOLTI MA NON PER TUTTI 7   

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