Thor Love and Thunder, la recensione di Giacomo Brunoro del quarto film dedicato al supereroe interpretato da Chris Hemsworth. Un filmazzo!

Chiariamo subito le cose: Thor Love and Thunder è una commedia grandiosa, un filmazzo perfettamente riuscito pensato sopratutto per bambini e adolescenti che hanno voglia di divertirsi con uno dei personaggi più iconici dell’Universo Marvel.

Proprio come in Thor Ragnarok alla regia troviamo il Premio Oscar Taika Waititi, l’uomo che più di tutti ha contribuito alla svolta comica del personaggio. Svolta perfettamente riuscita e che ha avuto il grande merito di portare sullo schermo l’essenza del personaggio mitologico cantato nell’Edda di Snorri.

Una commedia spassosa tra fantascienza e mito

Thor Love and Thunder è un film che mischia e frulla tutto: alto e basso, action e commedia, horror (per ragazzi) e romanticismo, botte da orbi e momenti non sense che filano via all’interno di un meccanismo ben oliato.

La trama è quasi un accessorio per un film che potrebbe essere un versione supereroistica di Die Hard, o i Blues Brothers con l’aggiunta di steroidi, super poteri, mostri alieni e tantissime esplosioni e luci fluo (ma proprio tante). Non dico che siamo ai livelli di Top Secret o di Una pallottola spuntata, ma la strada è quella.

C’è un cattivone che forse non ha poi tutti i torti, ci sono i meravigliosi Digrignadenti e Arrotadenti, c’è tutta l’estetica del Thor di Walter Simonson (che resta a tutt’oggi l’autore che scolpito l’immaginario del Thor fumettistico, mettetevela via), c’è una Valchiria fenomenale (io amo Tessa Thompson, sappiatelo), una Natalie Portman poco in palla, un Russel Crowe amabilmente panzone e viscidone (anche qui tocca ripetersi: la perfetta rappresentazione dello Zeus mitologico, quello vero, quello greco).

Purtroppo ho visto il film al cinema in italiano, ma ho il sospetto che questo sia il classico film da vedere in lingua originale (ditemi voi quale non lo è, peraltro). Ho sentito troppi doppiatori superstar fare il verso a se stessi dimenticandosi completamente i personaggi, e questo non è bene.

I messaggi presenti nel film poi sono veicolati in maniera semplice, diretta, divertente. Non a caso la gente in sala si è divertita alla grande (sorprendente vedere tantissima gente in sala in un caldo pomeriggio di luglio). Durante la proiezione sono partiti applausi, tante risate, qualche lacrima. Beh, questo non è vero, l’unico pirla che a un certo punto piangeva ero io (ma non vi dico in che scena, e no, non è quella che state pensando).

Colonna sonora e visual da paura

Tutti i momenti salienti del film sono accompagnati dalle musiche dei Guns & Roses. E non sto parlando di pezzi qualsiasi ma di pura mitologia rock: Welcome to the Jungle, Paradise City, Sweet Child O’ Mine, November Rain. Una serie di rasoiate da paura che diventano sorytelling puro.

Se a questo aggiungete che la canzone di chiusura tra la prima e la seconda scena post credits è Rainbow in The Dark di Dio capite che per un vecchio metallaro come me si parla davvero di “NON CE LA FACCIO, TROPPI RICORDI” (il business della nostalgia spacca sempre, non dimenticatelo).

Un abbraccio fortissimo ai criticazzi intelligentissimi

Ho letto in giro che i soliti criticazzi intelligentissimi hanno sprecato minuti preziosi della loro vita per spiegarci quanto è brutto Thor Love & Thunder (per non parlare dei minuti ancora più preziosi della mia vita che ho sprecato leggendoli). E allora via con le citazioni coltissime, gli spiegoni, le analisi registiche… e la sceneggiatura, e gli attori, e la storia, e i dialoghi, ESTICAZZI!

Ho dato una letta a questi pozzi di scienza cinematografica e ho provato tanto affetto per tutti, perché è un po’ come se qualcuno stroncasse 2001 Odissea nello spazio o Apocalypse Now perché non fanno ridere. O se ci si imbestialisse di fronte a Tutti pazzi per Mary perché non fa paura. Esticazzi, appunto.

Cari criticazzi intelligentissimi, se siete vegetariani meglio non andare alla sagra della salsiccia, se no è logico che non vi divertite. In compenso io vi voglio bene e vi mando un abbraccio fortissimo, la prossima volta andiamo tutti insieme alla festa del vegetariano e ce la godiamo alla grande.

Doppia scena post credits

Da qualche film a questa parte la Marvel non si limita più a una sola scena post credits, ma ne mette due. Come sono quelle di Thor Love & Thunder? La prima è quella che tutti si aspettavano, rovinata forse dal visual discutibile del personaggio che dovrebbe farti urlare wow!

La seconda è decisamente più sorprendente, oltre a essere divertente e azzeccata. Per tranquillizzare tutti poi la Marvel ci ha comunque assicurato che Thor tornerà. Non potevamo davvero chiedere di meglio.