Timothy Zahn e Bill Slavicsek, 40 anni di Guerre Stellari. A tu per tu con due autori che hanno contribuito alla creazione del mito di Star Wars.

Timothy Zahn e Bill Slavicsek sono due autori che hanno avuto un ruolo determinante nella codifica dell’universo narrativo di Star Wars.

Timothy Zhan

Timothy Zahn, autore della Saga dell’Ammiraglio Thrawn, ha dimostrato con i suoi romanzi che esisteva un pubblico che aveva ancora tanta voglia di Guerre Stellari. Ha creato nuovi personaggi, uno su tutti l’ammiraglio Thraw, con cui ha dato forma e sostanza al cosiddetto universo espanso.

I suoi primi tre romanzi del ciclo di Thrawn sono a tutt’oggi dei punti di riferimento per l’universo espanso (in Italia sono tutti pubblicati da Edizioni Multiplayer, che pubblicherà anche i prossimi volumi su cui è al lavoro Zhan.

Zahn, che nel 1984 ha vinto il Premio Hugo per il romanzo breve Cascade Point è stato senza dubbio uno dei grandi protagonisti dell’ultima edizione di Lucca Comics & Games in cui si è celebrato il quarantennale di Star Wars.

Bill Slavicsek

Bill Slavicsek invece ha lavorato alla West End Games come supervisore e responsabile editoriale della linea “Star Wars”. Proprio in questo periodo amplia e aggiunge particolari al mondo di “Star Wars”, molti dei quali saranno poi integrati nell’universo ufficiale della saga dalla stessa Lucasfilm: Hammer Head diventa un Itoriano, Bib Fortuna un Twi’lek e Greedo un Rodiano ed è Bill stesso a spiegare per la prima volta come funziona una spada laser.

Il suo lavoro più importante (e voluminoso!) per quanto riguarda Guerre Stellari resta senza dubbio “A Guide to the Star War Universe”.

L’incontro a Lucca Comcs & Games

 

L’incontro di giovedì tra Zhan e Slavicsek è stato particolarmente interessante per lo zoccolo duro dei fan di Star Wars. Un incontro per iniziati, mi verrebbe da dire, con un pubblico preparatissimo nel porre domande molto tecniche ai due autori.

Inevitabili le domande sulla “canonizzazione” del personaggio Thrawn: dopo che in un primo momento era stato dichiarato non canonico infatti Thrawn è comparso nell’ultima stagione di Rebels, entrando dunque in maniera ufficiale nel Canone Star Wars. Certo, questo non significa che anche le storie scritte da Zahn lo siano automaticamente, ma questo è un altro discorso.

Poco importa se si parlasse di giochi di ruolo o di romanzi, al centro c’era l’Universo Star Wars, un universo che sembra destinato ad espandersi all’infinito e che ormai è diventato una nuova teologia laica.

Interessante notare da questo punto di vista come sia cambiato il lavoro degli autori che collaborano al progetto Star Wars: Zhan e Slavicsek, quando si occuparono per la prima volta di Star Wars, avevano un’enorme libertà creativa. Addirittura Slavicsek ha definito regole, razze aliene, mondi e riferimenti tecnici che poi nel corso degli anni sono diventati canonici a tutti gli effetti. Zhan invece aveva pochissimi paletti: vietato parlare della razza e della storia del maestro Yoda e poco altro.

Oggi, dopo che questo strabordante universo creativo si è stratificato, per gli autori è molto più complesso raccontarne le storie: bisogna coordinarsi con chi lavora sui film, sui fumetti, sui giochi di ruolo, sulle action figures, sulle serie tv…

Molto diversi infine i ruoli e le personalità dei due autori, con Zahn che di fatto è un romanziere professionista specializzato in Sci-Fi di tipo militare che continua a lavorare per la Disney, mentre Slavicsek ormai è “soltanto” un fan del franchise creato da George Lucas visto che ormai si occupa di altro (soprattutto D&D e di Elder Scrolls).