Tolleranza Zero è una corsa sfrenata sulle montagne russe della vita: sangue, sesso, pedofilia, droga… Come al solito Irvine Welsh non si fa mancare niente

tolleranza zero irvine welsh recensioneTitolo: Tolleranza Zero
Autore: Irvine Welsh
Editore: TEA
PP: 294
Prezzo: cartaceo 12,00 euro | ebook 6,99 euro

Qualche recensione, nel corso della mia vita, l’ho fatta. Non mi ritengo un professionista, non sono sicuramente all’altezza di acclamati critici, ma un po’ di mestiere ce l’ho. Ecco.

Fatta la doverosa premessa, con questo libro non so da dove iniziare.

Roy Strang, il protagonista, è in coma. Esiste un mondo fuori di lui, che percepisce a tratti. Ma ne esiste uno enorme dentro. E questo lo sente benissimo, in una distesa di emozioni forti, deliri e ricordi.

Io non lo so, con precisione, quali sostanze Welsh abbia assunto per scrivere questa storia, ma ne vorrei un po’. Perchè il delirio si rivela, alla fine, di un ordine pazzesco. Treni che sembrano partire alla cazzo e che alla fine si uniscono lungo lo stesso binario.

È difficile dare un voto ad un libro così: un capitolo e pensi di stare leggendo la cosa più bella della tua vita, un altro e ti viene da incendiare tutto, copertina compresa.

Roy Strang racconta la storia di un ragazzo nato in un quartiere povero di Edinburgo, in una famiglia di pazzi. Attraversa gli anni dell’alcool, della violenza, delle risse. Racconta alla perfezione come si costruisce una personalità di un uomo pericoloso, ma in fondo fragile.

La violenza che emerge da questo libro è brutale, diretta. Si conficcano coltelli, si spaccano teste e si commettono crimini orribili. Ma poi ci si rilassa, si ride.

Ripeto, un delirio totale, ma un delirio perfettamente studiato.

C’è tutto: il sangue, il sesso, la pedofilia, la droga… manca mica niente?

Ogni qualvolta ti convinci di aver perso il segno, ti ritrovi all’improvviso.

L’autore di Trainspotting, Porno, Il Lercio non sbaglia. Mette in campo un umorismo nero, un mondo di puro dissacramento, che alle volte arriva quasi a darti fastidio.

Ho sognato per notti i Marabù, non ho toccato alcool per due giorni… va beh, due ore, dai!

Ma è così diretto, questo libro, che spesso ti ci senti dentro, ne respiri gli odori e ne percepisci il tocco quasi fisico, la violenza gratuita, la follia umana.

Da leggere, a mio avviso. Ma sapendo che sarà un’esperienza difficile. Per le persone un po’ schizzinose, deboli di stomaco, o che sognano il lieto fine… no, lasciate perdere.

Ma per chi vuole un libro che lascia il segno… tranquilli, Tolleranza Zero è peggio di un tatuaggio.

5 barbabietole su 5

 

Perché ero incerto, ma se un libro deve emozionare…