Uncharted. Riflessioni sul film con Mark Wahlberg e Tom Holland, tra avventura, Storia, archeologia e multimedialità, di Claudio Mattia Serafin

All’inizio del 2022, il cinema segna l’atteso arrivo di Nathan Drake su schermi non videoludici: non è caso, è stata un’ottima occasione per recarsi in sala e (ri)scoprire il mondo del discendente di Francis Drake, leggendario esploratore (presto in DVD, Blu-Ray e streaming), per la regia di Ruben Fleischer.

Nato e creato nel 2007 da Naughty Dog (Uncharted: Drake’s fortune), il prestante Nathan è un avventuriero spericolato, accompagnato dal suo mentore e amico Victor Sullivan, detto “Sully”.

A molti, all’epoca, il titolo ha ricordato la saga di Lara Croft, Tomb raider, che vede esplodere il suo successo proprio tra la fine degli anni Novanta e gli anni Dieci del presente secolo.

Alla fine di quel decennio, ecco arrivare un nuovo protagonista maschile, che tuttavia agli occhi dell’interprete dev’essere accolto – come è stato – con entusiasmo, dal momento che con il proliferare di trame noir e pseudo-sociali, le saghe d’avventura (dall’Indiana Jones cinematografico ai narratori di razza quali Cussler e Smith) sono oramai da qualche tempo a serio rischio di estinzione, il che è un peccato per una serie sterminata di motivi.

Il film

Quella di cui si discute è invero una storia di origine, perché Nathan è interpretato da Tom Holland e Sully da Mark Wahlberg, e quest’ultimo sarebbe stato senz’altro un buon Nathan; gli antagonisti sono capeggiati da Moncada (Antonio Banderas), il cui arco narrativo tuttavia dà l’impressione di essere interrotto ex abrupto.

Sono presenti anche alcuni importanti comprimari, tra luci e ombre caratteriali: si pensi ad esempio al notevole personaggio di Chloe Frazer, qui interpretata dall’affascinante attrice Sophia Taylor Ali.

Conclusioni

Sono evidenti i richiami all’infanzia di Nathan in Uncharted 4: Fine di un ladro, mentre sono eliminati i riferimenti horror, sovrannaturali e fantascientifici del primo episodio, pur ottimi.

Il film è spettacolare, vivido e colto (notevole il richiamo al tesoro perduto e alle navi gemelle di Magellano); buona visione!