Venezia79, la dura vita di un fotografo (quasi) sul Red Carpet. Il reportage ironico-cinico di Andrea Andreetta per Sugarpulp MAGAZINE.

La vita da festival, per chi ci lavora ovviamente, non ha sempre quel momento idilliaco “mi pagano poco ma mi diverto”. Spesso i discorsi sono più rudi, conditi con parole indicibili e alcool, che serve per alleviare la tensione.

Insomma stiamo parlando di lavoro, come tutti se l’aspettano, ma anche di un evento culturale che in questo specifico caso è unico al mondo, sia per la location sia per il suo peso storico, la Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica (già il nome dice tutto).

A Venezia 79 torna la Grande Abbuffata

Fatte le dovute premesse, quest’anno, 2022, si è ritornati alla “grande abbuffata” e “tutti insieme appassionatamente” dell’era pre Covid, sana violenza tra fotografi per uno scatto rubato, red carpet cafone e giornalisti vaganti senza meta.

Chi segue il festival di Venezia da anni sa di cosa parlo, non tutti siamo mamma RAI e il cibo per le umane genti è disponibile solo in formati quadri come la pizza al trancio, brioche e caffè dall’indiscutibile e universalmente riconosciuta qualità Autogrill; panini evidentemente farciti con prodotti del riciclo e per finire un servizio volto a deprimere il consumatore. Che bello essere trattati per dieci/undici giorni come un re pazzo dall’afflato shakespeariano.

Photography, the art of war

Quest’anno in veste di fotografo delle star, ho scoperto battaglie epiche per un “posto al sole” condite da estenuanti “il mio è più grosso del tuo”, chiaramente si parla di obiettivi fotografici, anche se non mi è sempre stato del tutto chiaro. E c’erano anche tante rappresentanti del sesso femminile, e molto più agguerrite dei maschi. Posso confermare peraltro che la fotografia è una delle arti della guerra più underrated.

Vorrei però ricordare ai più quanto questo sia nulla se confrontato alla cafonaggine 2022, un red carpet massacrato da influencer, modelle plastificate usa e getta, proposte di matrimonio in diretta mondo (?), classici dress code da prom liceale, star cazzare e divismo fuori controllo.

I decibel sul red carpet

Vi assicuro che i decibel per Brad Pitt erano altre ogni norma aeroportuale, la quantità di CO2 prodotta dalle fan di Harry Styles ha distrutto interi ecosistemi e Ana de Armas è stata dichiarata arma illegale.

Non dimentichiamo, infine, che oggi i nostri tecnologici strumenti ci sono vicini nel ricordarci quanto poco avveduti siamo a camminare ogni giorno più di dieci chilometri, moti diranno che è tutta salute, io dico che ci vadano loro con uno zaino pieno di fotocamere sulle spalle.

Stavo dimenticando un particolare plauso al Comune di Venezia, sempre ricco di eccitanti sorprese, come i traghetti solo dopo le 17:26, così senza un senso apparente. Che dire, ci vediamo nel 2023 perché e bene ricordare quanto confortevole sia casa per il resto dell’anno.

Un ringraziamento speciale alla cortesia e al servizio dei ristoratori del Lido, una pietra miliare nel ricordarci che il prezzo elevato non è tutto, a volte ci piace essere trattati male con quel sano masochismo che amiamo.