Verso Nord, la recensione di Corrado Ravaioli del secondo romanzo di Willy Vlautin  pubblicato da Jimenez edizioni.

Verso Nord, la recensione di Corrado Ravaioli del romanzo di Willy Vlautin  pubblicato da Jimenez edizioni.Allison ha solo 23 anni e vive bloccata in una relazione violenta e un lavoro privo di soddisfazioni. Dopo aver abbandonato troppo presto la scuola, si è adattata a fare la cameriera a Las Vegas, a contatto con un’umanità di emarginati e perdenti. L’unica fiamma che la tiene in vita, la speranza che le permette di alzarsi la mattina, è il sogno di partire verso nord, un luogo metaforico nel quale poter ricominciare da capo, senza l’influenza negativa del fidanzato e i suoi amici balordi.

Willy Vlautin torna in libreria ancora una volta grazie a Jimenez, che pubblica il suo secondo e acclamato romanzo, Verso Nord, da tempo introvabile. Un libro commovente, capace di gettare uno sguardo delicato ma mai conciliante sugli ultimi, quegli esseri umani che per un errore o condizioni sociali meno fortunate vivono immersi nelle difficoltà, cercando una via d’uscita.

È il caso di Allison, che a un certo punto della sua vita, di fronte a una gravidanza inaspettata e ormai vittima dell’alcol, decide di uscire dal pantano in cui vive. Si convince a lasciare indietro gli affetti familiari e il fidanzato. Parte senza avvisare nessuno, cercando di far perdere le proprie tracce, anche se saranno alcuni spettri del passato a seguirla, nonostante tutto.

Nel suo viaggio verso Nord, in compagnia di un amico immaginario (l’attore Paul Newman, di cui conosce a memoria tutti i film) si fermerà a Reno. Ripartire da qui sarà tutt’altro che semplice, ma la fiamma di speranza che accompagna Allison potrebbe essere più forte di tutti i venti contrari.

La voce di Vlautin accompagna il lettore dentro le sconfitte quotidiane della protagonista, la lotta contro i demoni interiori e i piccoli passi verso il cambiamento, che sembrano scalate spesso insopportabili. Nonostante la giovane età Allison ha subito traumi che potrebbero schiacciare chiunque e l’idea di farla finita si affaccia più volte.

Un’America disgregata sullo sfondo

Aiutata dalla voce rassicurante e fascinosa dell’”amico” Paul Newman, e alcune anime buone incontrate lungo il percorso, Allison comincerà a credere in sé stessa, come non avrebbe mai immaginato.

Sullo sfondo, Vlautin ci mostra un’America disgregata, nascosta dietro le luci abbaglianti delle sale da gioco, le stesse che promettono sogni alla portata di tutti. Quello che emerge è invece un mondo fatto di solitudine e razzismo, violenza e povertà.

Senza spettacolarizzare il dramma l’autore americano, accostato più volte a Steinbeck per la prosa scarna e realista, racconta magistralmente piccole storie che diventano universali. In particolare sembra chiedersi se attraverso l’ostinazione e l’amore per la vita sia possibile affrancarsi da un abisso di difficoltà. Allison ha vissuto fino ad oggi sopraffatta dagli eventi e dominata da persone egoiste e malvage. ù

Questo viaggio può rappresentare un modo per scoprire un’umanità differente, trovare nuovi stimoli e provare nuovi sentimenti. Un viaggio dell’anima, prima di tutto. Verso Nord.