Via libera, la recensione di Pierluigi Porazzi del nuovo romanzo di Lorenzo Scano pubblicato da Nero Rizzoli.
- Titolo: Via libera
- Autore: Lorenzo Scano
- Editore: Nero Rizzoli
- Pagine: 432
Lo scirocco, tra i viali di villette all’americana di Residenza del Sole, risuona come il lamento di una madre che piange e che si dispera e che grida il suo dolore al mondo.
Allacciatevi le cinture di sicurezza, prima di aprire Via libera, di Lorenzo Scano (Nero Rizzoli). Perché il nuovo romanzo di Scano è una bomba, che proietta l’autore sardo nell’olimpo del noir, accanto a nomi come Massimo Carlotto, Edward Bunker e James Ellroy.
Lorenzo Scano, che fino a ieri era una promessa della letteratura, mantiene tutte le aspettative, riuscendo a realizzare un romanzo di rara potenza e intensità, a livello dei grandi maestri che cita nei suoi libri.
Impariamo dalle prime pagine a conoscere i protagonisti, dai giovani Filippo, Davide e Chanel al padre di quest’ultima, il duro ed ex carcerato Mario Santorsola, detto “il becchino”. Ma c’è un’altra protagonista, in Via libera, forse la più importante e forte di tutti: la città di Cagliari, che fa da sfondo ideale e ricco di fascino alle cupe vicende che coinvolgono gli altri attori della storia, in una narrazione epica e mai macchiettistica o folkloristica, che la inserisce di diritto nelle grandi ambientazioni noir.
Notevoli, in Via libera, anche – e soprattutto – lo stile, la ricerca linguistica e la “voce” del tutto originale. Una scrittura che riesce a catturare fin dalle prime righe, rendendo difficile per chiunque interrompere la lettura.
È sempre un piacere, poi, quando un autore che merita, riesce ad arrivare a un editore importante e al grande successo soltanto con la fatica, la costanza e la bravura, senza scorciatoie.
Via libera è una lettura imprescindibile per tutti gli amanti del noir, ma non solo; è un romanzo, per certi aspetti “di formazione”, che riuscirà ad appassionare qualsiasi lettore.