MAD MAX FURY DRAW, scorci dalle terre perdute. La mostra evento dedicata all’universo creato da George Miller inaugura a Vicenza sabato 20 febbraio.

MAD MAX Fury Draw, scorci dalle terre perdute, è il titolo della mostra-evento curata da Stefano Zattera, Officina Infernale e dal sottoscritto e realizzata per la Sugarcon15. Dopo la tappa di Padova del settembre scorso però la mostra si è spostata a Monza e ora approda anche a Vicenza: sabato 20 febbraio alle 18.00 infatti nella sede della scuola di fumetto Wonderland alla Qu.Bi Gallery di Vicenza (Co.so Fogazzaro 16) ci sarà l’inaugurazione di MAD MAX FURY DRAW, scorci dalle terre perdute. La mostra, che riunisce oltre 40 disegnatori, fumettisti e illustratori italiani ed internazionali, vuole essere un tributo all’immaginario creato da George Miller Naturalmente sarà possibile acquistare le illustrazioni (molte autografate dagli stessi artisti) e i cataloghi della mostra (il ricavato delle vendite verrà devoluto ad Emergency), ma sarà anche una splendida occasione per divertirsi insieme e per conoscere una realtà importante come la Wonderland Vicenza.

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MAD MAX Fury Draw, la mostra

L’idea della mostra è nata quasi per caso. A maggio sono stato letteralmente folgorato dalla visione e dallo scenario creati da Miller, anche perché Mad Max è da sempre uno dei miei franchise preferiti. E così prima dell’estate ho scritto a Stefano Zattera e a Officina Infernale dicendogli che mi sarebbe piaciuto organizzare una sorta di tributo a Mad Max in occasione della Sugarcon15. Sapevo che il film era piaciuto ad entrambi e infatti hanno accettato al volo. Devo dire che ho percepito un enorme entusiasmo da parte dei tanti artisti che hanno accettato di partecipare (tutti a titolo gratuito), personalmente poi sono stato colpito dal forte senso di appartenenza e comunità (passatemi il termine) del mondo del fumetto. Per non parlare poi del livello superlativo dei lavori che sono arrivati. Davvero una bellissima esperienza. I disegnatori che hanno partecipato con le loro opere sono Alberto Ponticelli, AkaB, Andrea Mutti, Antonio Fuso, Ausonia, Armin Barducci, Arturo Lauria Moloch, Dario Panzeri, Dario Arcdidiacono, Dast, Danijel Zezelj, Enrica Eren Angiolini, Fabio Punk Baldolini, Francesco Biagini, Giuseppe Palumbo, Giorgio Santucci, Giorgio Finamore, Giuliano Piccininno, Katerina Ladon, Ivan Hurricane Manuppelli, Marco Kazzemberg Galli, Maurizio Ercole, Massimo Perissinotto, Massimo Giacon, Michele Bertilorenzi, Nicolò Storai, Officina Infernale, Paper Resistance, Ratigher, Roberto Baldazzini, Sergio Ponchione, Spugna, Squaz, Stefano Cardoselli, Stefano Zattera, Tazio Bettin, Tiziano Angri, Zaex Starzax, Alberto Gottardo, Gianfranco Enrietto e Marco Polenta. Una vera e propria mostra-evento dunque nata sulla scia dell’immaginario scaturito dall’ultimo film di Miller, uno dei lavori che più ha diviso la critica e gli appassionati, come sottolinea Stefano Zattera:

«Mad Max Fury Road è, a mio parere, il film più suggestivo degli ultimi anni a livello visivo. Fondamentale non solo per chi si occupa di cinema ma anche per chi si occupa di fumetto, illustrazione, grafica, arte ed estetica in generale. Eppure è un film che ha diviso pubblico e critica, che ha suscitato infinite polemiche sulla “apparente” semplicità della trama o sulla “presunta” banalità dei dialoghi. Una cosa però ha trovato tutti d’accordo: la spettacolarità delle immagini e dell’azione. Scenari mozzafiato. Ipotesi visionarie di un possibile ritorno alla tribalità. Costumi, personaggi e mezzi curatissimi. Un film che ha saputo reiventare l’immaginario post-atomico degli anni ’80, attualizzandolo. Dinamismo ipercinetico. Inseguimenti rocamboleschi. Tutto avviene in corsa. Salti da un mezzo all’altro. Azioni suicide. Pochi colori pompati all’estremo. Giallo/Rosso di giorno. Blu di notte. Quasi una sorta di bianco e nero virato. Ogni inquadratura è un quadro perfetto cromaticamente e compositivamente. Quali spunti migliori, quindi, per una mostra di illustrazioni?»

Anche Officina Infernale, curatore della mostra insieme a Brunoro e Zattera, sottolinea l’aspetto visionario ed immaginifico dell’ultimo capitolo della saga di Mad Max:

«Violenza in costante movimento, metallo, ruggine, gas di scarico, polvere, sabbia, caldo torrido, radiazioni, tumori, metallo pesante, morte urla, armi, piombo, fuoco, dialoghi da società post apocalittica, cosa vi aspettavate? I primi capitoli della saga di Mad Max a confronto sembrano delle puntate di Happy Days. Si dovrebbe andare da un punto A a un punto B come in tutti i post apocalittici, invece nel punto B non c’è un cazzo, si torna al punto A. Doppia fatica… violenza in costante movimento, metallo, ruggine, gas di scarico, polvere, sabbia, caldo torrido, radiazioni, tumori, metallo pesante, morte urla, armi, piombo, fuoco… Si torna al punto A e si spera di vedere l’alba in un mondo di fuoco e sangue…». 

>> Trovate maggiori info e dettagli sulla pagina Facebook dell’evento di sabato prossimo.